“Casa Brunini? Lei è la moglie? Dica a suo marito che abbiamo messo una bomba”. E’ questa la frase intimidatoria giunta notte tempo sull’utenza privata del sindaco Massimo Brunini e che ha portato alla denuncia di uno spoletino, D.A., 46 anni, al quale gli inquirenti sono risaliti dopo alcune verifiche sui tracciati telefonici. I fatti risalgono al 12 dicembre del 2004 quando, passata da poco la mezzanotte, arriva la telefonata minatoria all’utenza della casa del primo cittadino. Immediata la denuncia e le verifiche da parte delle forze dell’ordine che in breve tempo risalgono al telefono cellulare dello spoletino, residente in centro storico, difeso dall’avvocato Domenico Benedetti Valentini. Il processo è stato rinviato al prossimo 26 settembre
MINACCE AL SINDACO BRUNINI “ABBIAMO MESSO UNA BOMBA”
Ven, 14/03/2008 - 16:26