In un tripudio di colori, e con un rombo inconfondibile è arrivata verso le 15,30 di oggi pomeriggio a Spoleto la “Corsa più bella del mondo”, la Mille Miglia. Le prime autovetture a percorrere le vie cittadine, arrivando dall'ingresso sud della città, sono state le 130 splendide Ferrari d'epoca e non del Ferrari Trubute. Scenografica la colonna di “rosse” che, percorrendo il Viale della Stazione, si sono dirette a passo d'uomo verso il punto di controllo situato nel piazzale della Ex-Stazione della Spoleto-Norcia. Moltissimo il pubblico assiepato dietro le transenne che rimira lo spettacolo della meccanica italiana in attesa del pezzo forte della manifestazione. A distanza di solo mezzora dall'arrivo delle Ferrari ecco fare il loro ingresso a Spoleto, le splendide auto d'epoca della carovana principale della Mille Miglia, senza dubbio le più affascinanti. Una nuvola di vapori di benzina avvolge tutto e tutti, ma per una volta il gioco vale la candela. Come sempre la curiosità ha il sopravvento sul pubblico e tutti cercano di catturare un dettaglio o un cenno di saluto dagli equipaggi che sfilano compiaciuti, ma anche stanchi in volto, fino al punto di controllo. La maggior parte di queste autovetture, vale la pena ricordarlo, è completamente scoperta e se il tempo non ci mette una pezza, la corsa si può fare davvero pesantina da reggere per chi non è abituato. Stanco ma visibilmente compiaciuto per il passaggio della corsa nella sua Spoleto anche il Patron della kermesse, Alessandro Casali che sfila in una gigantesca, e sicuramente comoda, Mercedes. Ma indubbiamente, tra i tanti equipaggi che arrivano, l'attesa più grande è per un pilota speciale, Mr. Bean, al secolo Rowan Atkinson, il popolare attore britannico che con una splendida Bmw si presenta al controllo, quasi a metà delle 375 auto d'epoca iscritte alla corsa. Per la cronaca l'equipaggio di Mr. Bean ieri ha ben figurato nelle prove speciali della prima tappa conclusasi a Bologna. Con una espressione all'inizio intimidita, Atkinson non perde il suo aplomb inglese nemmeno quando qualche spettatore, anche un pò rischiosamente, gli si fa sotto per il classico autografo. Ma il calore del pubblico alla fine gli strappa anche un sorriso.
E così anche questa volta l'attesa per la “Corsa più bella del mondo”, non è andata delusa.
(Car. Van.)