Udienza a porte chiuse questa mattina nel tribunale di Spoleto per discutere del caso che vede imputato un militare, attualmente quarantottenne, accusato di violenza sessuale aggravata, sottrazione di minore e sequestro di persona nei confronti di una ragazza che al tempo aveva 14 anni.
Dopo il rinvio a giudizio deciso dal Gup, questa mattina nel tribunale di Spoleto si è tenuta la prima udienza del processo a carico del militare, un carabiniere, che all'epoca dei fatti (2004) era in servizio a Trevi. Udienza durante la quale sono stati convocati ed ascoltati 14 testimoni.
Secondo il racconto della quattordicenne, che immediatamente dopo i fatti, insieme ai genitori, aveva sporto denuncia ai carabinieri della compagnia di Spoleto, il militare dell'Arma avrebbe convinto la ragazza (che lo conosceva), che si trovava all'interno di un locale della zona con degli amici, a seguirlo. Quindi l'aveva fatta salire nella sua auto e condotta nelle campagne circostanti. Aveva poi cominciato a palpeggiarla ed accarezzarla, vietandole di rispondere ai genitori che la stavano cercando al telefono. Solo quando aveva visto la quattordicenne in lacrime e sotto shock l'uomo aveva deciso di interrompere le sue attenzioni ed aveva riportato la giovanissima nella piazza del paese. Saranno ora i giudici ad appurare se le accuse nei confronti dell'uomo, che si è sempre dichiarato innocente respingendo il racconto della ragazza, sono fondate o meno.