Una protesta iniziata stamattina e tuttora in corso quella che 10 immigrati africani – quasi tutti nigeriani che hanno raggiunto l’Italia dalla Libia passando per Lampedusa – hanno messo in atto in piazza della Vittoria a Spoleto, sotto la sede della Cooperativa Il Cerchio. Alcuni in possesso del permesso di soggiorno, altri ancora in attesa della decisione della Commissione sul loro status di rifugiati, vivono a Spoleto dall’estate scorsa in due alloggi della Coop e percepiscono un “pocket money” (una sorta di stipendio giornaliero) di 4,50 euro che dovrebbero servire per mangiare e curare l’igiene personale (le altre spese sono a carico dello Stato). Il progetto umanitario, e questo ha acceso la protesta, è terminato il 25 gennaio scorso e ad oggi le istituzioni competenti non si sono ancora pronunciate sulle loro sorti. Di certo c’è che non possono lavorare, nè avere un facile accesso ai corsi di lingua italiana. Da qui la protesta – pacifica va detto – che li vede protagonisti nel cuore della città e che ha costretto la Polizia ad intervenire sul posto con due volanti per tenere sotto controllo la situazione.
In attesa che lo Stato intervenga per chiarire la loro posizione, è Il Cerchio a garantire il “pocket money” giornaliero, che gli viene pagato in due rate ogni quindici giorni. Una soluzione che non incontra il favore dei giovani migranti i quali invece vorrebbero avere i 135 euro per intero a fine mese.
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