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MIGLIORI CONDIZIONI CARCERARIE, L'APPELLO CHE PARTE DA MONTELEONE DI SPOLETO

Si torna a parlare delle difficili condizioni carcerarie in Umbria e non solo, stavolta a Monteleone di Spoleto, grazie alla presentazione del libro “La mia vita dentro” di Luigi Morsello, gli ultimi 36 anni passati a dirigere circa 20 diverse carceri in Italia.

Il volume è stato presentato ieri nell'ambito della rassegna nazionale”Piovono Libri” dai due curatori Francesco De Filippo e Roberto Ormanni.

''E'vero che la situazione sociale e carceraria in Italia in questo momento e' molto difficile – ha sottolineato De Filippo – ma la risposta delle autorità non puo'essere soltanto di natura repressiva. Soprattutto quando le strutture penitenziarie sono sovraffollate e il tasso di vivibilità al loro interno è molto basso. Le carceri devono mirare al recupero, a formare, invece ho l'impressione che si esce peggiori, deformati, dopo un'esperienza del genere''.

“Nei 206 penitenziari italiani […] sono rinchiusi quasi settantamila detenuti”, ha ricordato poi Roberto Ormanni. “La situazione all'interno e' molto difficile, anche se non a livello dei paesi del Maghreb, della Turchia o dell'America Centrale e Latina. Pero' molto dipende dall'attaccamento al lavoro dei funzionari e dei responsabili: Luigi Morsello si è sempre impegnato proprio nella direzione del recupero, dell'impegno dei reclusi, anche a costo di pagare di persona''.

Marisa Angelini, assessore alla cultura del comune di Monteleone che ha organizzato l'incontro insieme all'onlus ArcheoAmbiente, ha chiuso l'incontro ricordando la storia di Ivano Volpi, il ventinovenne di Norcia che soffriva di disturbi psichici e che si è tolto la vita nel carcere di Spoleto il 20 gennaio scorso.