Un Michele Bravi a ruota libera e senza freni quello che si è raccontato in seconda serata a Belve, irriverente trasmissione di Rai 2 condotta da Francesca Fagnani.
Nella lunga intervista il 27enne cantante di Città di Castello ha toccato diversi temi, anche molto intimi e dolorosi, dal bullismo subito per il suo orientamento sessuale fino alla depressione, vissuta dopo il drammatico incidente che sconvolse la sua vita e la sua carriera, in cui perse la vita una donna.
Partendo da argomenti più leggeri sulla sua vita privata l’artista tifernate si è definito un “infedele per natura”: “Mi sto impegnando a migliorare ma sono sicuro che pure quando non tradirò rimarrò sempre un infedele che non tradisce. E’ più forte di me”, ha confessato pur ammettendo di avere attualmente un compagno, di cui però è molto innamorato e che “non fa parte del mondo dello spettacolo, anche perché non voglio competizione in casa, qui l’unica prima donna resto io”. Poi sul sesso: “Mi ritengo molto bravo a letto anche se prima di fare l’amore sono quello che piega i pantaloni…”.
Michele ha raccontato anche di aver inviato una foto di sé nudo ad una nota celebrità di Hollywood, che avrebbe apprezzato tanto l’immagine da volerlo incontrare: “Ma io non mi sono mai presentato – ha sottolineato – non posso dire il nome altrimenti diventa un casino. Comunque è un attore e credo sia più o meno un mio coetaneo“.
Tornando ancora più indietro Bravi ha raccontato anche il suo primo bacio ad un ragazzo “intorno ai 13 anni” e come avesse percepito “il pericolo che fosse una cosa sbagliata”. Poi gli episodi di bullismo: “A scuola mi chiamavano ‘Michecca’ e mi gettavano nella spazzatura ma per me era la normalità. Non ero consapevole di essere bullizzato né quanto impatto avrebbero avuto quegli episodi nella mia vita. Semplicemente era una cosa che non mi piaceva, quindi chiudevo gli occhi e aspettavo che finisse”.
Il vincitore delle 7^ edizione di X-Factor ha poi affrontato il capitolo dell’incidente stradale del 2018, episodio che, oltre al ritiro temporaneo dalle scene, per lui significò cadere in una profonda depressione. «Quell’evento ha avuto in ripercussioni fisiche fortissime. Ho conosciuto cosa vuol dire vivere non aderendo al reale. Non avevo più contatto con la realtà ma solo allucinazioni visive e sonore. Non riuscivo più nemmeno a parlare e la mia mente ha avuto il bisogno di riscrivere quella realtà, mi chiedevo sempre se stessi sognando. Ho fatto anche pensieri drammatici e tanto pericolosi. Pensavo stessimo tutti in un sogno e che l’unico modo per svegliarsi fosse annientarsi. Ho sperato che le persone che amavo morissero con me, perché le avevo condotte io in un incubo che non desideravano”.
Dopo l’accusa di omicidio stradale e il rinvio a giudizio Michele Bravi chiese il patteggiamento: “Se non fossi stato la persona che sono, probabilmente avrei scelto altre vie ma ad un certo punto devi decidere che il male va bloccato e serve silenzio per affrontarlo e delle volte la legge fa troppo rumore”.
Infine Michele ha voluto fare una dedica speciale alla sua famiglia: “Se dovessi dire grazie a qualcuno lo direi a loro. Ho avuto un rapporto molto conflittuale con i miei genitori, sono stato un figlio orribile, difficile da gestire e da capire. Quindi li ringrazio per tutto”.