"Mi rifiuto", anche minori condannati coinvolti contro i rifiuti abbandonati

“Mi rifiuto”, i cittadini che puliscono la città | Il gruppo a supporto anche del sociale

Redazione

“Mi rifiuto”, i cittadini che puliscono la città | Il gruppo a supporto anche del sociale

Lun, 15/03/2021 - 11:05

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L'impegno dell'associazione Mi Rifiuto per Terni, affidati anche alcuni ragazzi dal Tribunale dei minori di Perugia

“Mi rifiuto” è il nome di un gruppo di volontari che operano sul territorio di Terni, ripulendo i quartieri cittadini dai rifiuti e dalla sporcizia.

A raccontare a Tuttoggi.info questa iniziativa è stato l’ideatore nonché organizzatore Marco D’Amore.

La nascita di “Mi rifiuto”

Questo percorso è iniziato ad agosto 2007 – spiega D’Amore – in un periodo in cui camminavo molto, soprattutto nei parchi. È quando cammini che vedi realmente quello che viene abbandonato, soprattutto nei parchi e nei giardini pubblici. A quel punto le opzioni erano due: lamentarsi, ma il lamento è sterile e fine a se stesso, oppure fare qualcosa”.

Rimboccarsi le maniche e “fare qualcosa” di concreto ha portato D’Amore ad istituire un piccolo gruppo di cittadini, volontari, che all’insegna di un grande spirito comunitario e di grande senso civico hanno iniziato, quartiere dopo quartiere, a ripulire ciò che gli altri sporcano.

Collaborazione con ASM e Comune di Terni

I volontari organizzano giornate volte a ripulire un’area specifica, comunicano la destinazione al Comune e poi, una volta raccolta e differenziata l’immondizia, l’azienda ASM se ne fa carico, recuperando i sacchi e procedendo allo smaltimento e al riciclo. La ASM inoltre fornisce ai volontari tutto il materiale necessario per svolgere il lavoro, dai guanti ai sacchi.


Alcuni momenti di pulizia di spazi pubblici


Questo ci consente di proporre agli altri un’attività low cost, fondamentalmente. Le persone possono unirsi a noi senza dover spendere niente, anche perché non siamo un’associazione, non abbiamo costi di nessun tipo. Siamo semplicemente un gruppo di cittadini organizzati”.

Volontari per il decoro urbano

Per dare maggior regolarità al loro operato è stata fatta un’iscrizione al registro del Comune di Terni (perlomeno per le persone che partecipano più assiduamente) come “volontari per il decoro urbano”.

Questo ci consente di intervenire su aree pubbliche. Anche se – specifica D’Amore – prima di ogni intervento comunico sempre dove andremo anche perché, sebbene l’elenco in cui siamo iscritti non lo prevedesse, il Comune ci paga un’assicurazione. Inoltre ogni volta alla fine del mese faccio un riepilogo di tutti gli interventi fatti con i nomi dei partecipanti”.

Coinvolte oltre 90 persone

Il gruppo nell’arco di tre anni è cresciuto notevolmente, contando ad oggi la presenza di più di 90 persone, oltre a chi si unisce più o meno saltuariamente. Ovviamente ognuno dà disponibilità sulla base del lavoro e degli impegni personali, ma la grande partecipazione ha permesso un evidente aumento degli interventi effettuati nel corso del tempo (100 solo nell’anno appena trascorso, ovvero quasi uno ogni quattro giorni).

Ci sono persone giovani, non ragazzi. È chiaro che andando avanti con l’età aumenta il tempo libero. C’è una grande partecipazione da parte degli anziani che sono instancabili”.

Il gruppo si organizza tramite una chat Whatsapp nella quale, comprensibilmente, vige un regolamento rigido per limitare la conversazioni ai soli argomenti attinenti all’attività di volontariato.

Siamo comunque riusciti a creare una struttura dal punto di vista organizzativo che ci consente di organizzare e fare le cose con una certa tranquillità”.

I progetti nelle scuole

Con il tempo il gruppo di “Mi rifiuto” ha acquisito anche una certa credibilità nel territorio, tanto da iniziare anche percorsi paralleli legati alla sensibilizzazione. Diverse scuole infatti hanno chiesto di poter coinvolgere attraverso progetti i ragazzi, al fine di educarli al senso civico e al rispetto dell’ambiente.

Fino a quando è stato possibile abbiamo portato avanti delle attività con le scuole che riguardavano fondamentalmente la pulizia degli spazi esterni e momenti educativi. Contiamo di riprendere quanto prima”.

L’idea è quella di aiutare i più piccoli ad imparare sin da subito a prendersi cura dell’ambiente e a rispettarlo. Per i bambini, in fondo, ciò che nasce come un gioco e momento ludico può facilmente diventare abitudine, crescendo dunque futuri adulti responsabili.

Mi Rifiuto e i bandi pubblici

Di base il gruppo è nato con il semplice ma lodevole scopo di ripulire i quartieri cittadini e, nel farlo, sensibilizzare quante più persone possibili. Nessuna finalità altra se non le collaborazioni che sono nate spontaneamente con scuole o altre associazioni.

A dicembre 2019 – evidenzia il coordinatore di ‘Mi Rifiuto’ – il Comune aveva fatto un bando nel quale erogava dei fondi per progetti presentati da singoli cittadini. Noi lo abbiamo presentato per acquistare delle borracce da regalare ai ragazzi quando andavamo nelle classi. Questo ci consentiva non solo di darla loro come premio per il lavoro svolto, ma anche di spronarli ad esempio a non usare più le bottigliette di plastica. Stessa cosa con un bando similare, grazie al quale abbiamo acquistato dei portacicche. In questa occasione abbiamo fatto quattro interventi al centro di Terni, durante i quali non solo si raccoglievano i mozziconi di sigaretta ma al contempo si regalavano ai passanti questi portacicche”.

Ragazzi affidati dal tribunale dei minori

“Un momento di grande gratificazione – racconta Marco D’Amore – è arrivato con la collaborazione con il tribunale dei minori di Perugia, che ci ha affidato due ragazzi e a breve un terzo, che stanno facendo un percorso di riabilitazione per aver commesso dei piccoli reati. Parliamo di ragazzi giovanissimi, che si impegnano molto. Il fatto di poter essere utili anche in questo modo, aiutando dei ragazzi a fare un percorso riabilitativo per noi è molto bello”.

Fare la propria parte

Come fanno notare Marco e gli altri volontari, il problema di base è il credere che tenere pulito sia compito di qualcun altro, che sia ASM o Comune. Alcune persone si sentono addirittura autorizzate a sporcare perché “pulire è il lavoro di…” . La verità è che se ognuno facesse la sua parte nel tenere pulito o semplicemente nel non sporcare, la situazione sarebbe totalmente diversa.

Il successo dell’iniziativa “Mi Rifiuto”

Il territorio è vasto e purtroppo da questo punto di vista si presta tantissimo ad abbandono indiscriminato di qualunque tipo. Noi cerchiamo di contrastare con la sensibilizzazione. Il nostro discorso è: io ti faccio vedere una cosa strana, ovvero un cittadino che va a raccogliere i rifiuti (laddove purtroppo la normalità è ben altra) nella speranza che quest’azione ti faccia in qualche modo scattare qualcosa. Molte persone che sono nel gruppo ci hanno visti per strada, al lavoro”.

Ad oggi moltissime persone contattano il gruppo che si è spostato in diversi comuni limitrofi, come Narni, Stroncone, Montecastrilli, Acquasparta…

“È chiaro che si tratti di un processo lento, – conclude Marco D’Amore – perché influisce sulle coscienze. Purtroppo le cose negative si copiano più facilmente rispetto a quelle positive. Tre anni sono pochi per vedere effettivamente i risultati di ciò che facciamo (in termini di sensibilizzazione ed educazione), un processo di questo tipo richiede davvero anche l’alternarsi delle generazioni per riuscire ad essere significativo, ma crediamo sia importante portare avanti quest’iniziativa, facendo nel nostro piccolo ciò che possiamo per contrastare il degrado urbano”.

(Articolo di Alessia Marchetti)

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