Volevano ampliare la casa in barba alle più elementari norme dell’edilizia. Ma il tentativo è naufragato grazie alle indagini condotte dalla stazione della Forestale di ferentillo, in provincia di terni, nel cuore della Valnerina. A finire nei guai sono i 4 proprietari di un immobile di tre piani e il loro progettista: rischiano fino a 2 anni di reclusione, la multa di 51mila euro e la demolizione delle opere abusive. L’operazione è scattata agli inizi dello scorso mese di marzo quando gli agenti, nell’ambito di una campagna di controllo portata avanti su scala regionale per contrastare il fenomeno dell’abusivismo edilizio, hanno effettuato accertamenti presso un cantiere in località Macelletto, nel comune di Ferentillo. All’apparenza era tutto regolare, incluso il Permesso a costruire. Ma il lavoro degli inquirenti ha fatto presto venire alla luce importanti violazioni alla normativa edilizia e reati contro la fede pubblica: in pratica, approfittando del rifacimento della copertura, sfruttando il sottotetto e innalzando la quota di imposta del tetto, gli indagati, stando alle accuse, avevano creato un ulteriore piano, il quarto. Inoltre era stata ricostruita una vecchia tettoia in legno, abilmente inserita nel progetto in possesso dei proprietari, ma che da riscontri effettuati era palesemente abusiva. Gli uomini della Forestale hanno poi accertato altre difformità al Permesso di Costruire già acquisito. Risultanze che si sono manifestate grazie al certosino lavoro dei militari che hanno incrociato i dati disponibili presso le banche dati della Regione, Provincia di terni, Comune di ferentillo e Agenzia del catasto. “In pratica i trasgressori, tramite più dichiarazioni sostitutive di atti notori, avevano attestato falsamente la regolarità urbanistica di parte dell’edificio – si legge in una nota del Comando – e inoltre avevano riportato nell’istanza del progetto, poi approvato, dati grafici e numerici risultati non veritieri”.
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