Rudy Guede non ci sta. E dopo le dichiarazioni di Mario Alessi sul delitto di Meredith Kercher, Rudy si difende e per la prima volta, oltre ad Amanda Knox, accusa anche Raffaele Sollecito. A detta di Alessi, Guede si sarebbe confidato con lui, dichiarando la completa estraneità all'omicidio di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Guede, dalla sua, ha deciso di dire la sua mettendo nero su bianco la sua testimonianza e scrivendo una lettera a Mediaset News, che l'ha pubblicata integralmente su TgCom.
Due pagine scritte a mano. Pensieri e parole con le quali Rudy Guede ha voluto replicare alle presunte confessioni rilasciate da Mario Alessi ai difensori di Raffaele Sollecito. “Quello che ho sentito nei giorni trascorsi per mezzo dei media, riguardo a quanto falsamente dichiarato da Alessi Mario – si legge nella lettera -, sono solo e soltanto farneticazioni di una mente malata e contorta. Dichiarazioni fantasticate e false di un orco che, come noto a tutt'Italia, si è macchiato di un orrendo omicidio privando la vita ad un piccolo angelo umano”. “Io – sottolinea Rudy – ad Alessi non ho mai detto nulla circa la mia vicenda. E tanto meno ho parlato singolarmente assieme ad altri o con altri detenuti di quel che la mia vicenda processuale e, se mai avessi avuto qualcosa da dire, non credete che ne avrei parlato con i miei legali? Dare adito e credito a quella che una blasfemica dichiarazione da parte di una mente malata, di un orco che non ha avuto pietà di un bambino”. Guede, inoltre, si è detto sereno e tranquillo: “Sono nello stato d'animo di chi è nel giusto, confido nella giustizia e mi auguro che prima o poi i giudici si rendano conto della mia totale estraneità a quello che è stato un orribile assassinio di una splendida, meravigliosa ragazza, da parte di Raffaele Sollecito e Amanda Knox”.
Che Mario Alessi e Rudy Guede si conoscano è fuori di dubbio. I due, infatti, sono stati detenuti a lungo nella stessa sezione del carcere di Viterbo riservata a chi è accusato di reati a sfondo sessuale, anche se da qualche tempo si trovano in aree diverse del penitenziario. Sentito nell'ambito delle indagini difensive, il giovane pugliese Alessi, ha riferito ai propri difensori di aver raccolto alcune confidenze dell'ivoriano Guede. Questi sosterrebbe che ad uccidere Mez sarebbe stato un suo amico presente insieme a lui nella casa di Via della Pergola. Alessi ha comunque spiegato ai difensori di Sollecito di non essere in grado di rivelare l'identità del presunto assassino “perché il Guede non mi ha mai fatto il suo nome”. Intanto i pm di Perugia, dopo essere entrati in possesso della deposizione resa da Alessi ai legali di Sollecito, hanno aperto un fascicolo sulla vicenda e domani lo stesso Guede sarà interrogato nel carcere di Viterbo.