di Alessandro Campana
L’ondata di aria gelida che ha investito l’Italia centrale nelle prime due settimane di febbraio sta finalmente allentando la presa, sostituita gradualmente da correnti miti ed umide in arrivo da sud-ovest. Soltanto nell’estremo sud Italia insistono delle nevicate a quote relativamente basse, specie in Sicilia, dove è nevicato abbondantemente sull’Etna e su tutti i rilievi dell’isola, fino alle porta di Palermo.
In Umbria, negli ultimi giorni, grazie alla serenità del cielo ed alla quasi totale assenza di ventilazione, si sono registrati valori minimi decisamente inferiori allo zero nelle zone di pianura e nei fondovalle appenninici. Il record spetta, come di consueto, alla località di Castelluccio di Norcia (PG), dove si sono raggiunti addirittura -27° C. nell’area pianeggiante del Pian Grande, alla base del Monte Vettore. Qui di seguito gli altri valori registrati nella prima parte della settimana in corso:
Monteleone di Spoleto -22°
Colfiorito -20°
Norcia -19°
Città di Castello -13°
Gualdo Tadino -11°
Spoleto -11°
Lago Trasimeno -11°
Orvieto -9°
Terni -8°
Assisi -8°
Foligno -7°
Gubbio -7°
Perugia -7°
Valori molto bassi, ma molto lontani dai record del 1985.
Notevolissima, invece, l’estensione delle superfici innevate, che interessano più del 90% del territorio regionale, lasciando scoperti soltanto alcuni settori tra Bastia Umbra e Foligno. A tal proposito alleghiamo anche una splendida e suggestiva immagine del centro Italia, ripresa dal Satellite Polare, che mostra un territorio quasi completamente ricoperto dalla neve. Si nota chiaramente il bianco brillante delle regioni del versante adriatico, interessate da abbondanti nevicate fino alla fascia costiera.
Le previsioni per il fine settimana: tra la giornata odierna e quella di sabato 18 febbraio, il cielo interessata soltanto da innocue e locali stratificazioni nuvolose. Le temperature della notte e del primo mattino rimarranno molto rigide, quasi ovunque al di sotto dello zero, mentre i valori diurni aumenteranno gradualmente, raggiungendo anche i 10° C. nelle zone di pianura.
Domenica 19 febbraio si avrà un primo aumento della nuvolosità, con deboli pioviggini o piovaschi dal pomeriggio, comunque molto deboli e non estesi. In questa fase le temperature minime aumenteranno, portandosi leggermente al di sopra dello zero, dopo oltre 20 giorni consecutivi in cui si sono registrati valori negativi.
Un peggioramento atmosferico più organizzato è atteso nei primi giorni della settimana, quando un minimo di bassa pressione lambirà le regioni centrali italiane, apportando deboli piogge sparse e nuove nevicate sui rilievi appenninici, soltanto oltre i 1000 metri di quota. I venti si orienteranno da nord-est, mentre le temperature si allineeranno alle medie del periodo.
Gettando lo sguardo più avanti, pare probabile una fase di tempo stabile a partire da mercoledì 22 febbraio, con debole ventilazione settentrionale, minime piuttosto rigide e massime gradevoli, superiori ai 10° C.
Quindi, dopo le abbondanti nevicate e le temperature polari di questi giorni, si rientrerà gradualmente nella norma meteorologica del periodo, pur senza eccessi, come qualcuno nei giorni scorsi paventava, parlando a sproposito di primavera anticipata. E per fortuna, potremmo aggiungere, visto che con la tale mole di neve caduta sui rilievi (e non solo), un improvviso innalzamento delle temperature avrebbe causato una rapida fusione del manto, con un conseguente elevato rischio idrogeologico e una possibile esondazione dei principali corsi d’acqua di Umbria e Marche.
Rubrica a cura di Umbriameteo