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Metelli: intervista su elezioni, tratta e ‘temi caldi’

All’indomani delle elezioni quintanare ed alla vigilia dell’insediamento ufficiale, abbiamo chiesto al riconfermato presidente dell’Ente Giostra della Quintana, Domenico Metelli, di fare il punto della situazione, su quello che è stato e quel che sarà della Quintana.

Presidente, ormai la tornata elettorale più tormentata della storia quintanara è alle spalle, ma le polemiche non si sono ancora placate e il fuoco continua a covare sotto la cenere. Alla fine è riuscito ad ottenere la maggioranza necessaria, seppur di stretta misura, ma – per essere estramente franchi – c’è chi parla senzi mezzi termini di un risultato ottenuto grazie al ‘supporto di voltagabbana dell’ultimo minuto’.

Non posso certo nascondere che la recente tornata elettorale sia stata turbolenta e difficile, ma ora dobbiamo impegnarci tutti al massimo per lavorare insieme pensando al futuro della manifestazione. Credo sia comunque comunque giusto ricordare che abbiamo sempre avuto dalla nostra parte metà del mondo quintanaro e che abbiamo profuso il massimo degli sforzi per cercare di convincere chi in un primo momento non voleva rinnovarci fiducia. Abbiamo elaborato un programma altamente innovativo, recependo proprio le richieste e le aspettative di chi voleva un rinnovamento, che saremo in grado di assicurare, pur nella continuità. Sono stati giorni di contatti intensi, di massima disponibilità da parte nostra, alla ricerca di trattative ed intese, ascoltando i rioni, con riunioni anche di tre ore e parlando quando necessario anche con i singoli consiglieri rionali. Alla fine siamo riusciti a convincere la maggioranza dei votanti circa la bontà delle nostre proposte e l’affidabilità della nostra squadra, tra l’altro parzialmente rinnovata. Questa è democrazia, e comunque ormai la vicenda possiamo considerarla archiviata al sei febbraio scorso”.

Le elezioni sono archiviate ma c’è tutto il resto del mandato da affrontare, e qualche strascico sicuramente ci sarà, non mancheranno scogli da superare anche se la nave è ormai salpata.

“Capiamo la delusione, e magari anche l’amarezza di chi ha ritenuto più opportuno non sostenerci e non concederci ulteriore fiducia, ma sono altrettanto sicuro che nessuno resterà sull’Aventino o tantomeno remerà contro gli interessi generali della manifestazione. Io sarò davvero il presidente di tutti, così come la sarà il vicepresidente e lo saranno tutti gli altri magistrati. Vogliamo convincere tutti con i fatti e con i frutti del lavoro che porteremo avanti. La macchina organizzativa è già ripartita, dobbiamo recuperare circa due mesi di tempo e ieri c’è già stata una prima riunione della Commissione Tecnica. E a breve partiranno una serie di incontri proprio con i rioni, l’amministrazione comunale e tutte le realtà che a vario titolo sono vicine e collaborano con la Quintana”.

Si parlava di programma innovativo, addiriturra di una sorta di ‘Controriforma quintanara’ che andrà a rivedere e in qualche caso a stravolgere manifestazioni collaterali come Cena Grande, Fiera dei Soprastanti e Gareggiare dei Convivi così come altri aspetti fondamentali dell’evento. Ma i ‘grandi temi’ della tratta ed il progetto della scuderia comune, che fine hanno fatto?

“Sono questioni che ritieniamo decisive, magari non prioritarie in questo primo anno. Anzi, proprio perchè sono strategiche per il futuro della manifestazione meritano tutti i necessari approfondimenti. Su questo istituiremo un apposito tavolo tecnico, composto dai massimi esperti e professionisti del settore ma aperto al contributo ed alla partecipazione. Faremo convocazioni, sedute tematiche e forum pubblici. Servirà a capire se la Quintana va bene così com’è, ed è comunque già il top a livello internazionale, o se c’è ancora necessità di cambiamenti in questo caso epocali destinati a cambiarne radicalmente il futuro. Si valuterà se, come e quando eventualmente procedere senza pregiudici e con la massima apertura”.

Tra i grandi temi più a portata di mano ci sono la partecipazione all’evento mondiale di Expo 2015 ed il tanto invocato riconoscimento da parte dell’Unesco. Servono risposte concrete, a che punto siamo, cosa state facendo ed in quali tempi?

“Già domani incontriamo Guarducci, il patron di Eurochocolate, al quale la presidente della Regione dell’Umbria, Catiuscia Marini, ha affidato l’incarico di gestire la partecipazione della regione al progetto. Tra l’altro proprio questa mattina la governatrice mi ha telefonato per fare i migliori auguri alla Quintana, assicurando la massima vicinanza. Per quanto riguarda la pratica Unesco, procede rispettando gli impegni presi e siamo pronti a fare tutto quanto via via sarà necessario e richiesto”.

Sarà necessario rivedere anche i rapporti con l’amministrazione comunale. Cosa andrete a chiedere al sindaco Mismetti?

“Nell’ambito di un progetto di rivisitazione dell’intero assetto della Quintana, inevitabilmente dovranno essere ricalibrati anche i rapporti e gli impegni con l’amministrazione comunale, sotto diversi ambiti, da quello patrimoniale a quello economico, da quello sociale a quello della promozione e via dicendo. Una delle priorità sarà l’impegno per garantire la sicurezza della città nel periodo della festa, specialmente dopo l’orario di chiusura delle taverne, tra l’altro è proprio il sindaco il massimo responsabile della sicurezza cittadina. Noi da parte nostra cercheremo di ridurre i disagi e fare ancora di più per aprirci alla città, con l’obiettivo e la speranza di fare di ogni folignate un quintanaro”.