I comitati insorgono: "Atto di vigliaccheria"
Il consiglio dei ministri ha deliberato il superamento del diniego espresso in conferenza di servizi dalle regioni Abruzzo e Umbria, sulla condotta per il trasporto del gas, uno dei cinque tratti funzionalmente autonomi della cosiddetta “Linea Adriatica” dei gasdotti, che si snodano lungo il versante adriatico dell’Appennino”, dice Palazzo Chigi
“Infrastruttura strategica”
“Si tratta di un’infrastruttura strategica ai fini della diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento energetico, che consentirà d’incrementare le capacità di trasporto di gas proveniente dai punti di entrata della rete nazionale dei gasdotti ubicati nel Sud Italia“, prosegue la nota ufficiale del Governo.
Cittadini sul piede di guerra
Il Governo specifica anche come la deliberazione sia per superare il diniego espresso in conferenza dei servizi dalle Regioni Abruzzo e Umbria. La decisione fa andare su tutte le furie i cittadini: “L’approvazione del metanodotto Sulmona-Foligno è un atto di inqualificabile vigliaccheria compiuto in spregio dei più elementari principi democratici e delle ragioni del territorio. Gentiloni fece la stessa cosa con la centrale di compressione. Ma l’ormai defunto governo Draghi lo ha superato. Ha dato il via libera dopo che i cittadini hanno votato per scegliere il nuovo Parlamento e a pochi giorni dall’insediamento del nuovo governo”. Inizia con queste parole la nota stampa di protesta del comitato cittadini per l’ambiente “Coordinamento No Hub del Gas”, che esprime il proprio disappunto verso la vicenda che già fa discutere da tempo.