In prova ai servizi sociali, continuava a spacciare droga nella sua abitazione, nel centro storico di Foligno. La 61enne, di nazionalità italiana, è stata tratta in arresto dalla polizia e portata in carcere, in esecuzione di provvedimento emesso dal magistrato di sorveglianza di Spoleto, che ha disposto il decadimento del regime di cui aveva usufruito per la parte residuale della pena che stava scontando per la condanna definitiva per i reati di associazione a delinquere, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
La donna, infatti, da alcuni mesi stava scontando la parte residua della pena con l’affidamento in prova ai servizi sociali, ma uno dei presupposti essenziali affinché potesse continuare a beneficiare della misura alternativa al carcere era costituito dal fatto che si astenesse dal commettere nuovi reati, nonché dall’assumere o detenere sostanze stupefacenti.
Tuttavia, all’esito di accertamenti esperiti dagli uomini del Commissariato di P.S. di Foligno, è emerso che la donna aveva da tempo imbastito un’illecita attività di spaccio nel cuore del centro storico folignate, ricevendo presso la propria abitazione numerosi clienti assuntori che da lei si rifornivano di sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish.
Tale condotta è stata giudicata palesemente in contrasto col trattamento di favore di cui la donna stava usufruendo.
Pertanto, conformemente a quanto disposto dal magistrato di sorveglianza, i poliziotti hanno provveduto a ripristinare il regime di detenzione carceraria, rintracciandola, arrestandola ed associandola presso la casa circondariale di Perugia-Capanne, dove la donna dovrà scontare la propria condanna definitiva alla reclusione.