La giornata assisana di Angela Merkel si conclude con la firma, insieme al presidente della Colombia Juan Manuel Santos, della bandiera della pace realizzata dai migranti accolti dalla cooperativa Auxilium. Prima ancora, la cancelliera tedesca si era incontrata con il presidente Santos per un bilaterale e la firma del libro, preceduto dall’agape fraterna con i frati e gli altri ospiti (tra gli altri, il cardinale Vallini, l’ex presidente della Commissione Europea e del consiglio Romano Prodi, il premier Paolo Gentiloni e una quarantina di ambasciatori, oltre ai francescani).
Nel corso del pranzo, la dedica sul libro delle presenze nella Basilica di San Francesco e la consegna dei doni: un numero speciale della Rivista San Francesco dedicato ai precedenti “vincitori” della Lampada della Pace, una scultura in ulivo intitolata “Il passo di Francesco” scolpita nel legno di un ulivo di circa 120 anni. Creata dall’artista umbro Giulio Valerio Cerbella e ispirata da un particolare passo del testamento di Francesco narrato nelle Fonti Francescane “Quando ero nei peccati mi sembrava una cosa troppo amara vedere i lebbrosi e il signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia”.
Finita la visita istituzionale, i due capi di Stato si sono concessi una passeggiata per le vie di Assisi e Santa Maria degli Angeli.
“Non spetta a me dare pagelle, ma anche io voglio ringraziarti per la tua cooperazione, con te ho lavorato bene e ti ringrazio per le tue parole”, la replica della Cancelliera, che ha avuto un momento particolarmente toccante con un undicenne siriana scappata a causa della guerra civile e arrivata in Italia dopo essere passata per la Libia.
“Ciao” l’informale saluto ai due Capi di Stato, ai quali ha raccontato la sua storia, quella di una fuga a causa della guerra civile che ha toccato anche la Libia: “Cosa potete fare voi per noi?”, la domanda che ha fatto piangere i presenti. “Grazie per la domanda – la replica della Cancelliera – innanzitutto vorrei dirti che vedo che parli meglio italiano di me ed è una cosa fantastica. Io ho spesso ho detto che non siamo consapevoli di quali traversie affrontino i rifugiati, alcuni siriani sono in Italia, altri in Germania, altri ancora, come tu mi dici, in Libia, e tutti hanno affrontato o affrontano grandi pericoli. Anche con l’aiuto dell’Italia, noi abbiamo cercato di trovare soluzioni per i migranti, ma prima di tutto – ha concluso Merkel – vogliamo che la gente viva in maniera ragionevole a casa propria”.
[foto da http://www.sanfrancescopatronoditalia.it]