Alcuni stretti familiari di Raffaele Sollecito sarebbero indagati nell'inchiesta della Procura di Perugia in seguito alla trasmissione da parte della tv pugliese Telenorba delle immagini dei sopralluoghi della polizia scientifica nell'abitazione dove venne uccisa Meredith Kercher che mostravano tra l'altro il corpo della studentessa inglese.
I reati ipotizzati nel fascicolo sono violazione della privacy, diffamazione, pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale e violazione della norma sul trattamento di dati giudiziari da parte di privati. I familiari di Raffaele Sollecito avrebbero inoltre contattato alcuni politici affinché intervenissero 'da Roma' per fare pressioni sugli inquirenti perugini che indagano sulla morte di Meredith. La circostanza, secondo quanto si apprende, emergerebbe dalle intercettazioni dei familiari di Sollecito contenute nelle migliaia di atti depositati dai pubblici ministeri Giuliano Mignini e Manuela Comodi dopo la chiusura delle indagini.
Nelle conversazioni, sempre secondo quanto si apprende, i familiari parlerebbero della necessità di rivolgersi ai politici per fare pressioni sulla Cassazione in occasione del ricorso contro la custodia cautelare in carcere presentato da Raffaele e di intervenire per far trasferire o spostare alcuni investigatori della questura di Perugia che si sono occupati in questi mesi dell'omicidio della studentessa inglese.
Erano noti a riguardo i diversi appunti sollevati agli inquirenti, come fatto recentemente ed in modo piuttosto clamoroso anche dai genitori di Amanda Knox nella famosa intervista al Sunday Times'.
Relativamente al filmato della scientifica, il 5 aprile scorso la polizia perquisì la redazione dell'emittente pugliese sequestrando il video. Vennero quindi denunciato il direttore della tv e un giornalista. Un fascicolo è stato aperto anche dalla procura di Bari. Ora i due uffici giudiziari dovranno decidere a chi spetta la competenza a proseguire l'indagine. Dalle intercettazioni delle due inchieste emergerebbe che alcuni familiari di Sollecito avrebbero chiesto dei soldi per fornire il video della scientifica alla televisione. Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Puglia, il 27 marzo scorso, aveva deciso di sospendere per sei mesi dall'attività professionale il direttore dell'emittente di Conversano (Bari) Telenorba, Vincenzo Magistà. La decisione fu presa proprio a seguito della messa in onda di immagini tratte dai filmati sul luogo dell'omicidio, in cui vengono mostrati dettagliatamente i particolari sulla ferita al collo della ragazza e il corpo nudo della vittima. Immagini che avevano provocato da più parti reazioni polemiche.
La notizia è stata anticipata nella mattinata di oggi dall'Agenzia di stampa Ansa.