Cronaca

Mense scolastiche, Umbria tra le più economiche d’Italia | Terni più care che a Perugia

Quelle di Terni sono più care che a Perugia, ma l’Umbria è tra le più economiche d’Italia. Parliamo di mense scolastiche e dei costi che hanno in tutto il Paese grazie ad un’indagine sulle tariffe della ristorazione scolastica su tutti i capoluoghi di provincia, fra settembre e i primi di ottobre 2016. Ad effettuarla, Cittadinanzattiva che ha rilevato, sia per la scuola dell’infanzia che per la primaria e la secondaria di primo grado, il costo medio della refezione scolastica per famiglia tipo composta da tre persone (genitori con un figlio) con reddito lordo annuo pari a 44.200 euro, al quale corrisponde un Isee di 19.900 euro. Quasi 700 gli intervistati di cui: 482 bambini, 95 insegnanti, 89 genitori, 30 rappresentanti delle Commissioni Mensa.

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L’organizzazione ha esaminato per ciascun capoluogo di provincia il costo del singolo pasto, quello mensile (su 20 pasti) e quello annuale (su nove mesi).  Ma quanto spende annualmente una famiglia tipo per pagare la mensa del proprio figlio? Di media oltre 700 euro, sia per la scuola dell’infanzia che per la primaria. Da una rapida carrellata ai dati, si evince come l’Emilia-Romagna abbia le tariffe con mille euri annui in media, la Calabria la più economica, con poco più di 500 euro all’anno. Una differenza pari al 100% non giustificata esclusivamente dal costo della vita. Sopra la media nazionale per la retta della mensa nella scuola primaria, oltre all’Emilia-Romagna, il Piemonte (860 euro all’anno), la Liguria (857), la Valle d’Aosta (835), la Basilicata (833), la Lombardia (820), la Toscana (799Ç) e le Marche (785). Al di sotto della media nazionale il Friuli (694) e il Veneto (674), seguono Lazio (650), Sardegna (626), Puglia (616), Molise (609), Campania e Umbria (592), Sicilia (579), Abruzzo (572) e Calabria (517).

In Umbria. Nella nostra regione, a ben guardare i dati, in fatto di spese, le famiglie degli alunni non se la passano male.  La media del costo del pasto in regione è di 3,29 euro, per un costo mensile di 65,80 euro e annuale di 592,20 euro. Una delle più economiche, al pari a quelle della Campania e poco più care di Abruzzo e Sicilia. Ma Terni è più cara di Perugia. Nel Ternano, infatti, un pasto costa in media 4,08 euro, mensilmente 81,60 e all’anno 734 euro. Nel capoluogo, invece, ogni pasto costa circa 2,50 euro, mensilmente 50 euro e all’anno 450 euro.

Qualità e sicurezza. Discorso a parte, secondo Cittadinanzattiva, riguardo alla sicurezza. Su 79 scuole che erogano il servizio di ristorazione scolastica, sottolinea lo studio di Cittadinanza attiva, ben 18 non dispongono di un locale mensa, quasi 1 su 4 (23%). I bambini mangiano in altri locali, prevalentemente gli atri degli edifici scolastici e le aule utilizzate per le lezioni “ordinarie”. Dato confermato dal rapporto 2014 del ministero della Salute, dal titolo “OKkio alla Salute”, secondo cui il 74% delle scuole possiede una mensa scolastica. Laddove presenti, le mense non brillano dal punto di vista della sicurezza: più di una su tre ha l’impianto elettrico e antincendio per nulla o solo parzialmente adeguato; oltre un terzo (37%) non ha porte con apertura antipanico; una su dieci ha segni di fatiscenza e poco meno (8%) presenta distacchi di intonaco.