(Car. Cer.) – E’ il sindaco di Scheggino. Perché Carlo Valentini, il primo cittadino appunto, di idee ne ha a iosa: un po’ come quel detto, cento ne pensa e mille ne fa. Peccato che sembra poi farle a modo suo. Era successo per la nuova piazza del Paese, carina sì, ma costata uno sproposito, tanto da attirare la “curiosità” della procura di Spoleto e, neanche a dirlo, quella della corte dei conti di Perugia. Aveva replicato con la risistemazione del cimitero: ottimo progetto, peccato che servisse a spillar quattrini ai cittadini che non potevano dimostrare l’atto di acquisto delle tombe di famiglia (alcune delle quali vecchie anche di un secolo). Di questi giorni l’ultima “perla” che riguarda i servizi scolastici. Bonus su trasporti e mensa ma solo ad alcuni. Una vicenda denunciata dall’opposizione – i consiglieri della Lista Impegno per il futuro – che avevano parlato, senza entrare troppo nei dettagli, di una disparità di trattamento per i cittadini e richiesto così un Consiglio comunale aperto (clicca qui). La cittadinanza però, e non solo quella esclusa dal provvedimento, è ben più furibonda di quanto evidenziava l’interrogazione della minoranza, tanto da non voler neanche attendere il Consiglio aperto. Per non rischiare di essere strumentalizzati dall’opposizione, alcune famiglie hanno così deciso di ‘sfidare’ Valentini in un incontro da tenersi nella Sala polivalente. E per farlo ‘sapere’ a chi di dovere, in attesa che termini la raccolta di firme da allegare all’invito-sfida, hanno chiamato Tuttoggi.info illustrando, numeri e cognomi alla mano, lo scandalo della delibera che andrà a tutelare solo alcuni, fra i quali ci sono figli e nipoti di papà, per così dire, ovvero parenti di amministratori, ovviamente sindaco incluso.
La delibera – dunque l’idea di Valentini è quella di ‘ripopolare’ le frazioni mettendo a disposizione dei servizi scolastici una parte del modesto avanzo di bilancio. Poca roba, ovviamente, ma di questi tempi tutto fa brodo e un aiuto alle famiglie può tornare utile. Così l’11 marzo scorso la Giunta vara la delibera n. 13. Da notare la sfumatura linguistica riportata nell’atto circa le motivazioni. Leggiamo: “sentita inoltre la relazione del sindaco, anche al fine di incentivare le residenze nelle frazioni”. Incentivare non è proprio incrementare. Fa invece sorridere la chiosa “considerata l’urgenza che riveste l’esecuzione dell’atto”: ma come a marzo è urgente un provvedimento destinato a soddisfare le esigenze connesse con l’anno scolastico che si aprirà il prossimo settembre? Vuoi come non vuoi, la delibera viene approvata.
Le agevolazioni – La prima è relativa al bus che diventa gratis per tutti gli alunni di materna (l’edificio è sito a Scheggino), elementare (Santa Anatolia) e media (Vallo di Nera) residenti nelle frazioni. Il risparmio previsto per le famiglie è di 162 euro a bambino. Gratis anche la mensa della scuola materna, che fa altri 480 euro (tutti gli altri bimbi pagano 3 euro a pasto). Un aiuto che può dunque arrivare fino a 642 euro che fa la differenza, specie per quelle famiglie monoreddito. Il dispositivo della Giunta resta però in qualche cassetto, o almeno in pochi ne sono a conoscenza. Di sicuro non coloro che abitano nella cuore della “city” che, ironia della sorte, conta circa 300 abitanti. A sentire le famiglie che ha incontrato Tuttoggi.info, i piccoli studenti del comune, che vanta 488 abitanti, sarebbero in totale 37 di cui 9 alle materne (3 quelli residenti nelle frazioni di cui due sarebbero figli di un consigliere di maggioranza, 1 nipote del sindaco), 18 alle elementari (7 delle frazioni di cui 1 nipote del sindaco, 2 di un assessore) e 10 alle medie (4 delle razioni fra cui la figlia del vicesindaco). Insomma, se le informazioni rese dai cittadini sono esatte, di 14 piccoli beneficiari 7 avrebbero forti legami di parentela con gli amministratori del piccolo municipio. A pensar male si fa peccato, recita il celebre motto andreottiano.
La mappa – ma è guardando la situazione su una cartina geografica che risalta ancor più evidente la disparità. Immaginate idealmente una linea da sinistra verso destra (o guardate Google maps): a sinistra c’è vallo di nera, 6,5 chilometri dopo c’è Sant’Anatolia, ancora 3,8 chilometri e si incontra Scheggino, 3,5 km e siamo a Ceselli, ancora 2 km di pazienza e si raggiunge Civitella. Le strade sono tutte asfaltate. Un alunno delle medie, per avere più chiara la situazione, residente a Scheggino dovrà dunque percorrere 10,3km per raggiungere Vallo mentre il compagnetto di Ceselli 13,8km e 15,8 quello di Civitella. E così via. Insomma differenze minime. Certo, quanto alla materna, gli alunni residenti a Scheggino sono più avvantaggiati . Ma sui pasti? Non sono forse tutti uguali i bambini quando siedono a mensa? “Siamo sconcertati e arrabbiati, così non si fa. E’ uno sgarbo bello e buono che puzza anche di clientelismo” dice una mamma. Sono proprio le mamme le più arrabbiate. Ne incontriamo 4, solo una accompagnata dal marito. “Ci sono famiglie monoreddito – aggiunge un’altra – o dove uno dei due coniugi ha perso il lavoro. In una frazione non ci sono neanche le fermate perché l’autista si ferma praticamente quasi sotto ogni casa…specie di quelli che contano. Più che uno scuolabus sembra un servizio taxi”. Insomma se Valentini voleva proprio investire quell’avanzo di bilancio poteva fare le cose più eque.
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