Proseguono le attività di contrasto all’immigrazione clandestina messe in atto dalla Polizia di Stato della Questura di Perugia con il coordinamento della Prefettura, oltre all’incisivo contributo del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale.
Più di trenta, nel solo mese di ottobre, i provvedimenti di espulsione firmati dal Prefetto di Perugia, in gran parte riguardanti cittadini stranieri autori di gravi reati.
Per dieci di loro, è stato disposto il rimpatrio con immediato accompagnamento coattivo alla frontiera; per altri quattro è stato disposto l’accompagnamento al C.P.R., mentre per i restanti venti è scattato l’Ordine di allontanamento dal territorio nazionale.
Particolare rilevanza assume l’accompagnamento coattivo presso il C.P.R. di un cittadino macedone 44 enne con precedenti di polizia, il quale si aggirava per Assisi praticando elemosina in modo molesto e effettuando commercio ambulante senza autorizzazione.
Grazie all’operato degli uomini del Commissariato di Assisi con il fondamentale contributo della Polizia Municipale della cittadina francescana, l’uomo era già stato destinatario di numerosi ordini di allontanamento dal territorio di Assisi e di conseguenza sottoposto a daspo urbano dal Questore di Perugia, anche riguardante il divieto di accesso per la durata di 6 mesi presso l’Ospedale di Assisi.
Per tali motivi il 44enne era stato anche sanzionato per diverse migliaia di euro.
Nei giorni scorsi però gli agenti del Commissariato P.S. di Assisi nel corso di un servizio straordinario di prevenzione e controllo del territorio lo sottoponevano nuovamente a controllo presso la stazione ferroviaria di Santa Maria degli Angeli e, dopo aver provveduto agli accertamenti del caso, contattavano l’Ufficio Immigrazione della Questura di Perugia per procedere ad un riesame della sua posizione sul territorio nazionale.
Grazie anche alla tempestiva firma del provvedimento di espulsione da parte del Prefetto di Perugia, il macedone veniva accompagnato dopo poche ore dagli agenti presso il C.P.R. per la sua successiva espulsione dal territorio nazionale, con accompagnamento al Paese di origine.