Il ricordo della storia locale attraverso le ballate dei cantastorie e anche uno sguardo al futuro, con l’edizione 2021 “Prima e dopo” di Memorie cantate. La manifestazione, voluta da ANPI “17 aprile” di Nocera Umbra e associazione Monte Selva, si è svolta sabato 21 agosto alle 17 a Le Prata (Nocera Umbra), dopo lo stop dell’anno passato dovuto alla situazione sanitaria generale.
Molti gli ospiti, insieme ai cantastorie, che hanno ripercorso le tappe delle otto edizioni degli anni passati, così come la memoria storica del periodo della guerra, della Resistenza e del dopoguerra nella zona dell’Appennino umbro-marchigiano. La manifestazione è stata anche l’occasione per l’ANPI nocerina di presentare alle amministrazioni comunali di Nocera e Valtopina la richiesta di intitolare una via o una piazza ad un partigiano, un antifascista o un fatto legato alle vittime della guerra, come l’eccidio di Collecroce. La richiesta nasce dalla campagna nazionale del Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza, che promuove questo genere di intitolazioni.
L’obiettivo è lo stesso di Memorie cantante: tramandare il ricordo dei fatti e delle vittime. La manifestazione lo ha fatto anche quest’anno attraverso le voci dei moderni cantastorie. A raccontare con una ballata delle uccisioni di Collecroce (Nocera Umbra) e Annifo (Foligno) è stato Giovanni Bravi, mentre Giancarlo Coccia, Graziano Coccia e Federico Coccia hanno cantato la storia di Gaspare Coccia, ucciso a Santa Cristina (Valtopina). Nel corso della manifestazione anche il ricordo di due cantastorie scomparsi, Argelia Mingarelli e Settimio Riboloni.
All’iniziativa sono intervenuti il presidente dell’associazione Monte Selva, Domenico Leonardi, e dell’ANPI “17 aprile”, Francesco Mirti. A portare il saluto i sindaci di Nocera, Giovanni Bontempi, e di Valtopina, Lodovico Baldini. Fra gli ospiti che hanno ricordato le tappe degli anni passati l’onorevole Walter Verini, Mario Bravi della Cgil e lo storico Dino Renato Nardelli. Presente anche il parlamentare nocerino Virginio Caparvi.
“Con Memorie cantate vogliamo continuare a mantenere vivo il ricordo di quanto accaduto sul nostro territorio, delle vittime e di tutte quelle persone che hanno compiuto gesti eroici, grandi e piccoli, e che hanno contribuito a costruire la nostra democrazia – ha spiegato Francesco Mirti (ANPI) -. È importante continuare a tramandare la memoria sia per passare alle future generazioni il ricordo di quanto accaduto ai loro nonni, che per contribuire tutti ad un risveglio delle coscienze, affinché anche le ingiustizie, i soprusi e le disuguaglianze di oggi vengano riconosciuti e combattuti”.