Patto da 210 milioni per l’Umbria (dei quali 61 milioni di cofinanziamento regionale) “con le imprese al centro”, tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la governatrice umbra Donatella Tesei, che a Bastia Umbra, dove è in corso di svolgimento Expo Casa, hanno siglato con il ministro Fitto l’Accordo sul Fondo per lo sviluppo e la coesione.
Tesei e Meloni concordano: a creare ricchezza, e quindi anche risorse e servizi per le persone in difficoltà, sono o le imprese e il lavoro. Sulle quali, dunque, indirizzare le risorse europee, nazionali e locali.
I quasi 240 milioni dell’accordo (di cui circa 27 milioni già anticipati nel 2021), attraverso il finanziamento di 36 progetti strategici (22 quelli nuovi), attiveranno, è la previsione, investimenti complessivi per 280 milioni di euro.
La premier ha citato alcuni degli interventi che saranno finanziati: il polo culturale dell’ex Turreno a Perugia; l’Auditorium San Domenico a Foligno; il Ponte Sanguinario a Spoleto; la riqualificazione energetica di Umbriefiere a Bastia Umbra; il Polo scientifico didattico dell’Università di Terni; a Città di Castello il recupero dell’ex ospedale e il Centro studi in campo educativo. E poi la ricerca sul Polo chimico ternano.
Sulle infrastrutture, “meno remunerative sul piano del consenso”, Meloni ha detto, ricordando i 150 milioni destinati a questo obiettivo: “Sono il vero strumento di eguaglianza tra i cittadini dei vari territori”. In questo caso, Meloni ha citato gli interventi per l’aeroporto, il trasporto ferroviario, il Brt a Perugia.
“Rimettiamo – ha detto la premier – l’Umbria al centro: una terra crocevia, che deve sfruttare questa opportunità”.
Meloni ha ribadito di essere in sintonia con quanto detto in precedenza dalla governatrice umbra Donatella Tesei, che rivendicando i risultati raggiunti in termini di occupazione, aveva ricordato come l’obiettivo indicato all’inizio del suo mandato fosse quello di “costruire insieme un percorso per mettere le imprese al centro”, perché “se non c’è impresa non c’è lavoro, e se non c’è lavoro non riusciamo a sostenere chi ha bisogno”.
Tesei ha anche ricordato le criticità “ereditate dal passato”: la denatalità; i redditi da lavoro ancora bassi; una sanità pubblica “da valorizzare e riorganizzare”; giovani “da trattenere o da far arrivare”.
La governatrice ha parlato di un trend che si sta invertendo, con investitori che arrivano in Umbria e studenti che tornano ad iscriversi all’Università di Perugia.
Ricordando il ruolo delle infrastrutture (“senza, non può esserci sviluppo”), e i progetti del prossimo futuro (tra i quali ha citato il collegamento ferroviario tra l’aeroporto, Umbriafiere e il polo commerciale di Collestrada), Tesei ha chiesto alla presidente Meloni “uno sforzo ulteriore del Governo” per “aiutare la nostra città capoluogo”.
Gli interventi e gli importi