Claudio Pace
Medjugorje Grazie. Non è facile parlare di Medjugorje quando si è a Medjugorje. Medjugorje è un luogo in cui si vive, si prega, si fa esperienza dell’amore di Dio e della sua santissima Madre. Medjugorje è il completamento di ciò che la Madre ha fatto a Fatima per la Pace e chi viene qui la prima cosa che comprende è che ha risposto alla sua chiamata: ci si sente ospiti di Maria! Annunciando il mio pellegrinaggio agli amici, i colleghi e i parenti è stato già un ricevere rallegramenti, saluti e richieste di preghiere anche da chi proprio non ti aspettavi e con ogni mezzo, perfino mail e sms. Per venire qui ho scelto di fare il viaggio in macchina, è stato un po’ lungo e faticoso, ma non più di tanto essendo in due che ci alternavamo alla guida. Il primo giorno nella piazza dietro la chiesa già la prima predica. Ascoltata con la simultanea traduzione italiana, è stata chiarissima: il miracolo è tutto ciò che è ordinario, la giornata bella, il sole, i fiori, tutte cose che dovrebbero farci ringraziare Dio che invece non ringraziamo mai e che qui impariamo a ringraziare. Medjugorje Grazie, dunque, per le grazie che si ricevono, e le più importanti sono di natura spirituale, grazie perché si impara a ringraziare Dio e l’umilissima sua Serva, la Madonna Madre di Dio, che nei suoi messaggi ringrazia i fedeli ripetendo spesso il suo Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Non è un atto di umiltà quello che fa la Regina del Cielo, la tutta pura, quando ringrazia noi che siamo peccatori, di avere risposto alla sua chiamata? E non è per noi una grazia imparare dalla scuola di umiltà di Maria e unirci alle generazioni di persone che lei stessa profetizzò nel Magnificat, quando disse che d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata?