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Medioetruria, Melasecche: la scelta è Creti, Proietti la smetta di umiliare l’Umbria

Il Ministro Salvini ha messo un punto fermo, netto e definitivo: la stazione dell’Alta Velocità Medioetruria sarà a Creti, come individuato dai tecnici sulla base di criteri oggettivi di costi e benefici. Nessuna influenza politica, nessuna trattativa di retrobottega, la scelta è stata presa. Ora è compito della Regione Umbria abbandonare ogni altra soluzione propagandistica e partire senza perdere altro tempo”. Così Enrico Melasecche, capogruppo regionale della Lega, dopo le parole del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

“Di fronte a questa chiarezza – prosegue Melasecche – emerge tutta la confusione e l’improvvisazione della presidente Proietti, che da mesi rincorre maldestramente il suo omologo toscano Giani. Prima si è accodata al suo sì a Creti, poi si è fatta intrappolare nella vicenda Rigutino, approvando addirittura una delibera che il consiglio regionale toscano non ha fatto passare nonostante il pressing di Giani, costringendola infine al ridicolo del ritiro dell’accordo. Un balletto istituzionale che ha trasformato l’Umbria in una comparsa senza peso politico.

Non bastasse – aggiunge Melasecche – ora l’assessore De Rebotti si arrampica sugli specchi per giustificare addirittura l’assurdo di Arezzo, arrivando a dire in Consiglio Regionale che bisogna attendere la vittoria di Giani e Taverna, quando è noto che il M5S ha imposto alla sinistra toscana la strampalata idea dell’‘alta velocità diffusa’. Una soluzione strabica, che prevede due stazioni in Toscana (Arezzo e Siena), con il doppio dei costi, zero razionalità e il risultato di rendere orfana Perugia per sempre di una sua stazione dell’Alta Velocità. Tutto questo mentre Chiusi non è neppure sulla direttissima.

Così – prosegue Melasecche – la Proietti ha svenduto l’Umbria al PD toscano, riducendola a uno straccio da piedi. In 55 anni di regionalismo non si è mai vista una presidente così prona agli interessi altrui. Altro che ‘Italia Mediana’: qui siamo di fronte all’Umbria svenduta. Siamo di fronte anche a un tradimento del lavoro fatto dal precedente governo regionale di centrodestra, che aveva già ottenuto il finanziamento per la progettazione e posto le basi per l’impegno del Ministro Salvini a reperire circa 80 milioni di euro, con l’obiettivo realistico di vedere l’opera inaugurata nel 2029. Invece, a forza di saltare di palo in frasca, la Proietti e De Rebotti hanno bloccato tutto, rimediando ceffoni politici e figuracce nel tentativo di inseguire le paturnie altrui.

A differenza loro – conclude il capogruppo leghista – le società ferroviarie Trenitalia e Italo hanno espresso un sì convinto e tecnico a Creti, la soluzione migliore per gli umbri. Proietti e compagni se ne facciano una ragione e lavorino per la realizzazione dell’opera, non per contrastarla creando un danno enorme a cittadini e territorio”.

Luogo: Umbria