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Medio Oriente, cresce la tensione. Egitto a compagnie aeree: “Non sorvolate l’ran”

(Adnkronos) – Nonostante gli Usa si mostrino ottimisti su un’imminente tregua tra Israele e Hamas a Gaza, resta alto in Medio Oriente il rischio di una devastante guerra. Dopo l’uccisione la scorsa settimana a Teheran del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, l’Iran è tornato a minacciare “una risposta forte e decisa”, e l’Egitto ha ordinato alle sue compagnie aeree che operano voli civili di evitare lo spazio aereo iraniano per un periodo di tre ore (dalle 3 alle 7 di giovedì mattina ora italiana). Continua intanto l’intenso il lavoro diplomatico per scongiurare un’escalation, con il Washington Post che sostiene come la Repubblica Islamica stia “riconsiderando i suoi piani” in seguito all’azione diplomatica di Biden. 

 

Israele “riceverà presto una risposta forte e decisa” e “non c’è dubbio su questo”, le parole pronunciate dal capo dell’Esercito iraniano, generale Abdolrahim Mousavi, e riportate dall’agenzia ufficiale iraniana Irna. Teheran ha reso noto anche di aver potenziato la difesa aerea. “Il sistema di difesa aerea nell’est” della Repubblica Islamica “ha ricevuto nuovi radar e missili intercettori”, ha riferito l’Irna che parla di una “cerimonia” alla presenza del Generale Alireza Sabahifard, a capo della difesa aerea, che vuole “rispondere in modo deciso a qualsiasi tipo di minaccia”. 

“Siamo pronti sia per la difesa che per l’attacco, stiamo colpendo i nostri nemici e siamo determinati a difenderci”, ha detto da parte sua il leader israeliano Benjamin Netanyahu durante una visita nella base di Tel Hashomer. “So che i cittadini israeliani sono in allarme e vi chiedo una cosa, mantenere la calma. Andiamo avanti verso la vittoria”, ha ripetuto passati dieci mesi dall’attacco del 7 ottobre in Israele e dall’avvio dell’offensiva militare israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza. 

 

Intanto, nel quadro delle tensioni tra Israele e Iran, l”Egitto ha dato istruzioni a tutte le sue compagnie di evitare lo spazio aereo iraniano per alcune ore. Il Notam (Notice to AirMen, l’avviso di sicurezza fornito ai piloti oggi) fa riferimento al periodo di tempo compreso tra le 01:00 e le 04:00 Gmt, le 3 e le 6 ora italiana. Non fornisce ulteriori dettagli. “Tutti i vettori egiziani devono evitare il sorvolo della FIR di Teheran (Flight information Region). Nessun piano di volo sarà accettato per il sorvolo di tale territorio”.  

Domenica – ricorda il quotidiano Asharq al-Awsat – le autorità giordane avevano chiesto a tutte le compagnie aeree che atterrano negli aeroporti del paese di portare con sé carburante extra per 45 minuti di volo. Molte compagnie aeree stanno rivedendo i loro orari per evitare lo spazio aereo iraniano e libanese e hanno anche interrotto i voli verso Israele e il Libano.  

 

I militari israeliani hanno chiesto ai palestinesi di alcune zone di Beit Hanun, nel nordest della Striscia di Gaza, di lasciare le aree e dirigersi verso “rifugi nel centro di Gaza City”. Su X un messaggio in arabo indica le zone da abbandonare con la precisazione che le forze israeliane (Idf) “agiranno con forza e immediatamente” contro “Hamas e le organizzazioni terroristiche”. 

 

La Casa Bianca ribadisce che l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi è a portata di mano. “Siamo vicini più di quanto abbiamo mai pensato di essere”, ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale, John Kirby, parlando ad un briefing con i giornalisti, secondo quanto riporta sul suo sito Times of Israel che ricorda che Kirby aveva fatto una dichiarazione analoga il 25 luglio scorso.  

La nomina di Yahya Sinwar a nuovo capo politico di Hamas, al posto di Haniyeh non cambia molto nei negoziati per Gaza, afferma poi Kirby, rispondendo alle domande di giornalisti in un briefing, ricordando che “è sempre stato il principale decision maker per quanto riguarda i negoziati nel corso di questi 10 mesi”. “Così, in effetti, nulla cambia veramente”, ha aggiunto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca che ha definito Sinwar “un terrorista che una terribile quantità di sangue sulle sua mani, è stato l’architetto degli attacchi del 7 ottobre, e parte del sangue che ha sulle mani è sangue di americani”. “Come principale decision-maker, ora deve decidere di prendere questo accordo, ottenere un cessate il fuoco per avere alcuni degli ostaggi a casa e darci la possibilità di fare arrivare più aiuti umanitari, deve accettare l’accordo”, ha concludo Kirby.  

Commentando l’invio da parte di Washington dei caccia F-22 nella regione Kirby spiega che “i cambiamenti di postura militare disposti dal segretario alla Difesa su ordine del presidente hanno solo scopi difensivi, per aiutare a difendere Israele e aiutare a difendere le nostre truppe, istallazioni e interessi nella regione”. “La cosa degli F-22, e di molti caccia avanzati che usiamo, è che possono fare un sacco di cose, comprese le missioni di difesa”, ha aggiunto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca parlando ad un briefing con i giornalisti, secondo quanto riporta Times of Israel.  

 

L’Iran vuole “evitare la guerra e sforzarsi per stabilizzare la pace e la sicurezza mondiale”, ma si riserva il “diritto” di rispondere ai recenti attacchi di Israele. E’ quanto ha detto il presidente iraniano Masud Pezeshkian in un colloquio telefonico con Emmanuel Macron, secondo quanto riferito dall’agenzia Irna. “Alla luce dei trattati e del diritto internazionale, l’Iran non rimarrà mai in silenzio di fronte a violazioni contro i propri interessi e la propria sicurezza”, ha detto ancora il presidente iraniano, secondo quanto riferito dall’agenzia, affermando che l’attacco contro Ismail Haniyeh a Teheran è stato “un tentativo del regime sionista” di “infiammare” il conflitto nella regione. “Gli Stati Uniti e i paesi occidentali appoggiano un regime che non aderisce a nessuna delle leggi e regolamenti internazionali e che non si astiene dal realizzare azioni criminali nella regione”, ha poi aggiunto. 

 

Il gruppo armato Houthi dello Yemen ha affermato oggi di aver attaccato due navi da guerra degli Stati Uniti e un’altra nave commerciale nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, utilizzando missili balistici antinave e droni carichi di bombe.