Preoccupazione dello Spi Cgil di Perugia per gli anziani che vivono in condizioni di indigenza a causa del loro basso reddito: in una loro nota, i rappresentanti del sindacato dei pensionati lamentano la necessità di intervenire “per alleviare la difficilissima situazione che molte anziane e anziani di Perugia stanno vivendo a fronte della crisi e dei continui tagli al welfare”. Questa volta tocca ai farmaci di fascia c: lo Spi Cgil di Perugia ha chiesto al Comune di intervenire attraverso le farmacie comunali – che nel territorio in questione rappresentano un presidio importante sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo anche in termini di distribuzione geografica – per consentire alle persone anziane che percepiscono pensioni basse di ottenere uno sconto significativo sui medicinali di fascia C e sugli altri prodotti da banco.
Le dichiarazioni di Cappuccini – “Non ignoriamo lo sforzo e l’impegno che il Comune di Perugia, come altre Amministrazioni locali della nostra regione, pur nelle difficoltà di bilancio, sta mettendo in atto per alleviare le difficoltà delle fasce più deboli e degli anziani in particolare – osserva Oliviero Capuccini, segretario generale dello Spi Cgil di Perugia – ma purtroppo non è sufficiente a difendere i nostri pensionati dalla morsa della difficoltà di non poter rinunciare a curarsi, con i mezzi che vengono loro indicati, e nel contempo di sopravvivere, magari anche aiutando con le loro magre risorse figli e nipoti, a loro volta vittime innocenti della crisi economica che stiamo attraversando”.
“Ed allora – prosegue Capuccini – pensiamo che proprio a tale fascia di popolazione sia necessario rivolgere un’attenzione particolare, anche con piccoli interventi, apparentemente di per sé poco significativi, ma che messi insieme possono rappresentare un sistema di protezione tale da alleviare le sofferenze materiali e conseguentemente morali di coloro che oggi rappresentano il vero cemento della nostra società”.
Di qui la richiesta si interevento sulle farmacie comunali per la concessione di uno sconto significativo sui medicinali di fascia C e sugli altri prodotti da banco. “Ovviamente – conclude Capuccini – non escludiamo anzi, auspichiamo la estensione di tale beneficio a tutti i titolari di reddito basso, anche a prescindere dall’età la quale rappresenta comunque un moltiplicatore della esigenza di ricorrere a tali prodotti”.