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Medicina narrativa, l'Asl n. 3 presenta all'Istud di Milano la propria esperienza formativa

“Medicina narrativa e ICF: l’esperienza formativa e la prima sperimentazione dell’Asl n. 3 dell’Umbria”. E’ questo il titolo della relazione con cui il dottor Paolo Trenta, Responsabile del Servizio di Formazione e Comunicazione dell’Azienda, presenterà l’esperienza del laboratorio formativo all’“Incontro tra narrazioni ed evidenze per una sanità da trasformare” in programma a Milano venerdì 28 ottobre, organizzato dalla prestigiosa Fondazione ISTUD, la prima Business School italiana che si occupa di formazione professionale superiore e ricerca sul management.
L’esperienza dell’Asl n. 3 è una delle tre scelte dalla Fondazione in tutta Italia ed ha realizzato l’integrazione tra la metodologia della medicina narrativa e l’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute), il nuovo strumento promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per misurare la salute e la disabilità delle popolazioni. L’esperienza dell’Asl n. 3 riguarda il laboratorio formativo che ha coinvolto il Dipartimento di Riabilitazione dell’Ospedale di Foligno diretto dal dottor Mauro Zampolini. Un’autentica rivoluzione nella definizione e quindi nella percezione di salute e disabilità attraverso nuovi principi che evidenziano l’importanza di un approccio integrato che tiene conto dei fattori ambientali, classificandoli in maniera sistematica. L’esperienza del laboratorio formativo integrato è stata premiata dall’ISTUD per il “coraggio” della sperimentazione insieme a quelle dell’Ospedale di Taranto e del Centro Medico Sant’Agostino di Milano.
L’obiettivo della giornata di studio dell’ISTUD è quello di far dialogare scienza narrativa, scienza medica e cultura di gestione per una buona trasformazione della sanità. La medicina narrativa è ormai un movimento culturale che si sta legittimando sempre di più nel panorama internazionale come strumento che permette una migliore personalizzazione delle cure, attraverso lo sviluppo della capacità di ascolto e della scrittura riflessiva, come risposta di cura alla persona malata e al suo sistema di riferimento. Il riconoscimento dell’ISTUD, dunque, è la certificazione della validità dell’esperienza pilota proposta dall’Asl n. 3 dell’Umbria.