I contagi tra il personale sanitario (oltre 500 sono i dipendenti del sistema sanitario regionale che risultano positivi al Covid) costringe i colleghi a turni massacranti. Con disagi per gli stessi sanitari e per gli utenti.
La situazione nei diversi servizi varia, a seconda di come il Covid ha colpito. Ma chiaramente è molto più facile andare in affanno in quei servizi dove la coperta era già corta.
Esemplare, da questo punto di vista, quanto sta accadendo al reparto di Pneumologia dell’ospedale San Giovanni Battista. Dei tre medici del reparto, due sono stati contagiati dal Covid. Costringendo il solo medico rimasto, da metà gennaio, a turni massacranti. Con la reperibilità una volta a casa. Praticamente, nelle ultime settimane ha lavorato h24. Per uno dei reparti più sollecitati, soprattutto nei mesi invernali.
Ma situazioni analoghe si presentano per altri reparti e in vari ospedali della regione. Con il rischio, tra l’altro, di aumentare i possibili errori da parte di sanitari costretti a lavorare sotto pressione e senza l’adeguato riposo.
E lo stesso problema si presenta anche per infermieri e oss, considerando che molti sono esentati per motivi da salute dal lavoro in corsia. Tant’è che si è fatto ricorso a contratti a termine, come all’ospedale di Pantalla.
Anche così, indirettamente, il Covid colpisce le persone, soprattutto quelle più fragili.