Operazione antidroga della Guardia di Finanza di Perugia, che oggi (16 dicembre) ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di quattro persone, ritenute gravemente indiziate di far parte di un’associazione dedita al traffico di cocaina. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Perugia su richiesta della Procura.
Gli indagati, destinatari dell’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria e dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, sono tre cittadini di origine albanese residenti nelle province di Perugia e Lecco e un cittadino italiano residente in provincia di Napoli.
Le indagini, avviate nel 2022, avevano preso le mosse da un episodio di spaccio di lieve entità. Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, sistemi di localizzazione satellitare e servizi di osservazione e pedinamento, gli investigatori sono riusciti a ricostruire l’operatività di un sodalizio criminale strutturato e gerarchico, attivo soprattutto nell’area perugina.
Il traffico
Secondo gli elementi raccolti, al vertice dell’organizzazione vi sarebbe stato un cittadino di origine albanese, ritenuto il coordinatore delle attività di approvvigionamento e distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina. Il gruppo si avvaleva della collaborazione di connazionali operanti tra Perugia e Grosseto, con ramificazioni anche in Olanda e Belgio.
Criptofonini e auto clonate
Per eludere le indagini, i membri dell’organizzazione utilizzavano criptofonini, dispositivi telefonici non intercettabili con server all’estero e sistemi di cancellazione remota dei dati. Taglio e confezionamento della droga avvenivano spesso in camere d’albergo, mentre per gli spostamenti venivano impiegate auto rubate e “clonate”, con targhe e documenti contraffatti. E’ stata proprio la frequente sostituzione dei veicoli e la loro sovrapponibilità con auto identiche regolarmente circolanti a rendere particolarmente complesse le indagini. In alcuni casi, i proprietari delle macchine “originali” hanno sporto denuncia dopo aver ricevuto multe per infrazioni mai commesse.
800 episodi di spaccio
Nel corso dell’inchiesta sono stati documentati oltre 800 episodi di spaccio. I numerosi interventi delle Fiamme Gialle hanno portato all’arresto in flagranza di 6 persone e al sequestro di circa 3 chilogrammi di cocaina, oltre a strumenti per il confezionamento delle dosi, più di 80mila euro in contanti e 10 auto rubate e con targa clonata, cinque delle quali restituite ai legittimi proprietari.
Accogliendo la richiesta della Procura, il Gip ha ritenuto sussistenti gravi indizi dell’esistenza di una struttura criminale stabile e organizzata, escludendo l’obbligo dell’interrogatorio preventivo in quanto trattasi di reato associativo, come previsto dalla normativa vigente. Il giudice si è riservato di valutare, all’esito degli interrogatori, la posizione di altri soggetti indagati per spaccio di sostanze stupefacenti.