Categorie: Cronaca Terni

MAXI EVASIONE PER 3 MILIONI DI EURO DI UNA COOPERATIVA

Scoperta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Terni una consistente evasione fiscale posta in essere da una società Cooperativa della provincia.Le verifiche fiscali hanno evidenziato il recupero a tassazione ricavi non dichiarati tra il 2001 e il 2006 per 3 milioni e 200 mila circa, una imposta sul valore aggiunto non dichiarata per 640 mila euro e violazioni agli obblighi del sostituto di imposta per 220 mila euro. Nel periodo indicato la cooperativa, pur avendo posto in essere numerose operazioni commerciali, ha quasi sistematicamente omesso di presentare dichiarazioni sia in materia di imposte dirette che sull'Iva, nascondendo al fisco i ricavi che aveva conseguito; in alcuni casi pur avendo emesso le fatture relative agli incassi prodotti, non le registrava comunque in contabilità. Particolarmente grave il fatto che la società nel corrispondere salari e stipendi ai propri dipendenti nonchè nel versare somme ai propri soci, effettuava le ritenute d'acconto previste dalle norme ma poi ometteva di versarle alle casse dell'erario; circostanza quest'ultima che ha portato alla denuncia dei responsabili alla Procura della Repubblica di Terni. Peraltro le indagini hanno permesso di accertare che il soggetto verificato era di fatto una vera e propria società commerciale che godeva impropriamente dei benefici previsti per le cooperative; in sostanza non operava secondo quei requisiti di mutualità che caratterizzano questo tipo di società, consentendo di avvalersi indebitamente di tutta una serie di agevolazioni fiscali e contributive.Rilevante in questo senso il fatto che, secondo la Guardia di Finanza di Terni, la cooperativa operava di fatto solo quasi esclusivamente per soddisfare le esigenze di una società commerciale legata ad alcuni familiari presenti nella cooperativa stessa, mentre invece avrebbe dovuto operare esclusivamente nell'interesse dei soci lavoratori. Rilevate anche violazioni all'Irap (imposta regionale sulle attività produttive) per circa 135 mila euro.