Al via la prima prova degli esami di maturità. Alle 8.30 gli studenti hanno ricevuto le tracce con il via libera telematico dato dal ministro Bianchi.
Molte conferme, rispetto agli argomenti ipotizzati alla vigilia, e qualche sorpresa.
“La via ferrata”, poesia di Giovanni Pascoli pubblicata nella seconda edizione di Myricae (1892) e “Nedda. Bozzetto siciliano” di Giovanni Verga per la prosa i testi per l’analisi del testo letterario. A cui si aggiungono il testo argomentativo su un brano del libro “La sola colpa di essere nati” di Liliana Segre e Gherardo Colombo e il discorso pronunciato alla Camera dal Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi.
Per i temi di attualità, il brano di Luigi Ferrajoli “Perché una Costituzione della Terra?” sulle conseguenze del Covid e l’analisi di Vera Gheno e Bruno Mastroianni sui rischi della rete intitolato “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello”.
La traccia ad argomento musicale è sul testo di Oliver Sacks da “Musicofilia”.
Le tracce della è prova scritta sono sette e la valutazione massima è di 15 punti. Secondo le modalità della Maturità 2022, la metà del voto finale è data dal curriculum scolastico degli ultimi 3 anni. La seconda prova scritta, sulla materia caratterizzante per indirizzo, che si terrà il 23 giugno, vale fino a 10 punti. E l’orale (le cui date sono indicate sul registro elettronico) “pesa” fino a 25 punti.
In Umbria gli esami di maturità vedono impegnati 7.496 studenti.
Tra gli argini su cui mucche tranquilla-
mente pascono, bruna si difila
la via ferrata che lontano brilla;
e nel cielo di perla dritti, uguali,
con loro trama delle aeree fila
digradano in fuggente ordine i pali.
Qual di gemiti e d’ululi rombando
cresce e dilegua femminil lamento?
I fili di metallo a quando a quando
squillano, immensa arpa sonora, al vento.
Qual di gemiti e d’ululi rombando
cresce e dilegua femminil lamento?
I fili di metallo a quando a quando
squillano, immensa arpa sonora, al vento.
“La via ferrata” è una poesia di Giovanni Pascoli pubblicata nel 1886 per le nozze dell’amico Severino Ferrari. Fu pubblicata nella seconda edizione di Myricae (1892). In questa poesia, Pascoli vede come un pericolo i due simboli del progresso scientifico che hanno contraddistinto gli inizi della seconda metà dell’ottocento: il treno ed il telegrafo. Invenzioni che favoriscono una modernità che compromette l’ordine rurale, minacciandone il paesaggio naturale, favorendo uno stile di vita frenetico, che far perdere l’equilibrio della ponderazione, proprio della vita contadina scandita dal tempo dettato dalla natura.
Pronostico rispettato per la concomitanza con il centenario della morte di Giovanni Verga. “Nedda” è una novella pubblicata nel 1874, negli anni in cui lo scrittore siciliano si va affermando come narratore critico dei turbamenti sentimentali della ricca borghesia. Anche se “Nedda” racconta una vicenda che molto ricorda il pathos melodrammatico dei romanzi “borghesi” di quegli anni. Protagonista su cui si concentrano gli effetti melodrammatici è appunto Nedda, giovane contadina stagionale addetta alla raccolta delle olive. Un racconto dai toni molto cari alla borghesia milanese che però l’autore ambienta nella Sicilia rurale. Con il narratore che, nell’introduzione, svela l’intento (e il punto di vista) della sua poetica.
“La sola colpa di essere nati”, è un libro scritto a quattro mani da Liliana Segre e Gherardo Colombo. Più che un’intervista dell’ex pm alla senatrice a vita superstite di Auschwitz, è una sorta di dialogo sui temi dell’odio, sul ruolo della legge e sui “gregari” che non si oppongono a certi fenomeni. Una riflessione non solo sull’Olocausto, ma sull’odio che nella società di oggi è ancora vivo, cambiando bersaglio.
Sul clima “Governi non all’altezza”. Era l’8 ottobre 2021 quando il Premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, pronunciava alla Camera queste parole: “Sfortunatamente le azioni intraprese dai governi non sono all’altezza delle sfide odierne e i risultati finora sono stati estremamente modesti. L’umanità deve fare delle scelte essenziali e contrastare il cambiamento climatico”. Un tema di grande attualità, in particolare in questi giorni segnati dall’emergenza idrica.
Un discorso nel quale Parisi ribadiva l’importanza della scienza, anche nell’insegnamento scolastico.
“Una Costituzione della Terra – scrive Luigi Ferrajoli nel suo libro – non è un’utopia: è l’unica strada per salvare il pianeta, per affrontare la crescita delle disuguaglianze e la morte di milioni di persone nel mondo per fame e mancanza di farmaci, per occuparsi del dramma delle migrazioni forzate, per difendersi dai poteri selvaggi che minacciano la sicurezza di intere popolazioni con i loro armamenti nucleari”. La tesi dell’autore è drastica: approvare una costituzione mondiale è l’unica via percorribile per assicurare la sopravvivenza dell’umanità e non farla “soccombere” già in un futuro non troppo lontano. In questa chiave, la pandemia esplosa nel 2020 non viene letta come un evento isolato, ma va messa in connessione con altri fenomeni ugualmente macroscopici e distruttivi.
Il tema della Rete, delle sue potenzialità e delle sue insidie, può essere tra i più gettonati dai maturandi. Partendo da un testo tratto da un libro in cui una sociolinguista e un filosofo della comunicazione, esperti naviganti della rete, indicano una delle strade da percorrere per vivere in modo finalmente libero le ricchezze che il web e i social offrono. Persone connesse tramite i social network, spesso però in modo superficiale o distorto. Un argomento che offre spunti di riflessione anche su fenomeni come il cyberbullismo.
Nella traccia artistico-letteraria, partendo da un brano di Oliver Sacks, tratto dal libro “Musicofilia”, viene chiesto al candidato di discutere sul potere che la musica genera sugli esseri umani. Il tutto, attraverso una serie di domande.
(notizia in aggiornamento)