Un centinaio di persone hanno accolto l’arrivo di Matteo Salvini a Terni per l’inaugurazione della nuova sede del “Carroccio” in Via Angeloni n.16. Dopo il giallo di questa notte, quando è stata rubata la targa della Lega, gli agenti della Digos hanno rintracciato i 2 ladri che hanno compiuto il deprecabile gesto, e la targa è stata rimessa al suo posto, pronta per essere scoperta insieme al taglio del nastro.
Appena arrivato, il leader leghista, interrogato sul ruolo del Governo nei confronti di Ast ha affondato subito: “Manca una politica industriale italiana, della sinistra e di Renzi. Non abbiamo bacchette magiche, ma per far ripartire il lavoro in Italia è necessario abolire la legge Fornero, che blocca milioni di italiani sul posto di lavoro. Bisogna anche bloccare gli studi di settore – continua Salvini – e combattere in Europa per difendere il made in Italy. Questo non solo per l’acciaio, ma anche per il latte, l’olio, il riso, perché se non difendiamo la nostra produzione le multinazionali ci mangiano. Io temo – conclude il segretario – che Renzi sia complice di queste multinazionali”.
Dopo selfie di rito, un caffè e la passeggiata lungo il corso, il mini corteo leghista si è spostato nella sede di Angeloni: “Qualche anno fa neanche esisteva la Lega a Terni. Oggi abbiamo una sede, un consigliere regionale e tanti giovani che chiedono di iscriversi. Sono commosso da tutto questo” – poi l’arringa contro la sinistra: “Il 25 aprile i compagni sono pronti a rispolverare la bandiera rossa, ma non sanno che la vera occupazione è quella che hanno fatto loro”. Parole dette al megafono prima di salire nelle stanze di Via Angeloni, dove il segretario ha poi tenuto la conferenza stampa di presentazione.
“Grazie a tutte quelle persone che hanno contribuito all’apertura di questa sede che rappresenta un segnale importante di presenza sul territorio. Rispetto a quando siamo partiti, è un’avventura che non ci saremmo mai aspettati, ma adesso, sia per merito nostro, sia per demerito degli altri, siamo qui e non ci accontentiamo di partecipare, ma vogliamo vincere. Ecco perché – sottolinea Salvini – ci proponiamo di vincere le comunali di Terni con un sindaco della Lega appena si andrà a votare. Il 5 giugno, intanto, si vota in tante città e io tornerò sicuramente in Umbria prima delle elezioni, a Città di Castello, Assisi e ovunque riesca ad andare nei prossimi giorni”.
L’occasione è stata buona anche per parlare delle prossime comunali nella capitale: “La situazione a Roma? Oggi presentiamo la nostra candidata a sindaco, la Meloni, che arriverà sicuramente al ballottaggio, sostenuta, spero, anche da altri. Ma non possiamo forzare la mano a nessuno. Chi può vincere a Roma è la Meloni, chi fa altre scelte, auguri. Berlusconi dovrebbe chiamarmi”.