L’annuncio del passaggio di Vittorio Massetti dal Pd al Gruppo Misto ha fatto riapparire lo spettro della crisi di maggioranza e portato addirittura ad un rinvio del Consiglio comunale di Città di Castello.
A far rumore sono stati soprattutto gli scranni vuoti di tutti e 4 i consiglieri Pd, aprendo un inevitabile dibattito, a partire dalle minoranze.
“Il quadro del Consiglio è cambiato – ha esordito Sassolini (FI) – Il Pd ha perso tanti consiglieri. Chiedo al sindaco di aprire la crisi e dire ai cittadini come intende proseguire nel suo mandato. Lei non avrebbe il numero legale per governare”. Lignani Marchesani (Fd’I): “I conti li faranno i cittadini, il Pd è un partito politico inadeguato a reggere le sorti di questa città, tifernati e Giunta ne devono tenere conto. Se vuole mantenere legittimità, deve prenderne atto”. Arcaleni (Castello Cambia): “La situazione emerge plasticamente dalle sedie vuote del Pd. C’è una crisi di maggioranza e chiedo agli assessori del Pd che spiegazioni ci possono dare. Il sindaco deve dare una lettura alla città, non alle opposizioni. Chiederò la verifica del numero legale. Non è solo un problema di numeri ma politico”.
Vincenti (Tiferno Insieme): “Giunta e sindaco sono remunerati per prendersi responsabilità. Sarà possibile che in una città con problemi pratici di buona amministrazione si può discutere le dimissioni legittime dei consiglieri? Questo è malgoverno. E’ irrispettoso per i cittadini”. Zucchini (Gruppo Misto): “Va rispettata la scelta di Massetti. Non sono decisioni facili. Il tempo è galantuomo, come da galantuomo si sta comportando il Gruppo Misto che non ha mai fatto mancare l’appoggio alla maggioranza. Faremo le nostre valutazioni anche noi. Il Gruppo Misto è numeroso e con visioni differenti”. Morini (Tiferno Insieme): “Tre indizi fanno una prova. In questo caso tre consiglieri usciti dal Pd, c’è il silenzio assordante del Pd. Questa maggioranza fin dall’inizio non ha goduto di buona salute. C’è da assumersi le proprie responsabilità. Essendo il secondo punto una variazione di bilancio e del DUP, noi correttamente non garantiremo il numero legale”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha dichiarato: “Il sindaco a suo tempo ha recepito le indicazioni dei partiti per la Giunta e sono entrati in Consiglio 4 non eletti. Non so perché ci sono 4 assenti del Pd; l’unico del Psi è giustificato per malattia. Non sappiamo se l’assenza contemporanea sia un caso, penso che siano assenti casualmente anche se all’ordine del giorno c’era bilancio e scuole, argomenti non secondari.
In realtà manca il Pd ma anche la Lega, che non c’è in questo Consiglio comunale. Ma non parlo di crisi delle minoranze. Aprirò una riflessione per la maggioranza ma anche la minoranza lo deve fare. Devo chiarire se la giustificazione del Pd è falsa. In questo Consiglio ci sono troppe ambizioni personali
“Chiedo a quel che resta della maggioranza di votare il rinvio del Consiglio perché il Pd capisca se le assenze dei consiglieri sono giustificate o no. – ha concluso Bacchetta – Se fosse un motivo politico ne prendo atto e chiederò ai 4 consiglieri di parlare con i 4 assessori, chiederò un incontro alla delegazione del Pd e prenderò atto che non vogliono concludere la legislatura”. Lignani: “Prendo atto ma bisogna rimodulare le date dei Consigli”. Morini: “Lei è il sindaco della mia città. E nell’interesse della mia città, dica la verità ai cittadini. La crisi di maggioranza è conclamata. Noi come minoranza ci asteniamo”. Zucchini: “Mi ha stupito la sua moderazione. La sosterremo nella richiesta di rinvio e chiedo al presidente di convocare per la prossima settimana il Consiglio per favorire la discussione degli atti e dare un segnale di corretta responsabilità”. Bacchetta: “Se non fossero causali le assenze, mi dimetterei”.