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Massa Martana, “il borgo del dire e del fare” per creare lavoro, sviluppo e un nuovo ‘brand’

Otto linee di azione, sviluppate in 16 interventi a loro volta articolati in 50 sotto interventi, di cui la metà avviati: è così che il comune di Massa Martana è pronto a cambiare il proprio volto, coinvolgendo la collettività locale. Si chiama “Massa Martana, il borgo del dire e del fare” il progetto di rigenerazione urbana finanziato per 1,6 milioni di euro dopo essersi classificato al primo posto nella graduatoria regionale del bando “Borghi”, finanziato dall’Unione Europea NextGenerationEU.

Un programma di interventi che punta appunto sul coinvolgimento della cittadinanza, grazie ad una cooperativa di comunità portando non solo ad un nuovo volto per Massa Martana (con anche l’ideazione di un brand promozionale) ma anche occupazione e lo sviluppo dell’economia, contrastando lo spopolamento.

La presentazione di “Massa Martana, il borgo del dire e del fare” è avvenuta nei giorni scorsi al teatro comunale Consortium, con gli interventi del sindaco Francesco Federici, dell’assessore comunale Chiara Titani, dell’assessore regionale Paola Agabiti, del dirigente regionale Luca Federici, della responsabile unica del progetto Marianna Grigioni e del project manager di CoopCulture Alessandro Laporta.

Ad esprimere l’orgoglio per la presentazione di questo progetto è stato il sindaco Francesco Federici. “Al bando – ha ricordato – hanno partecipato 1800 comuni di cui solo 294 hanno ottenuto il finanziamento da parte del Ministero della Cultura. Questo fa trapelare il grande lavoro che è stato fatto dal comune di Massa Martana, che ha utilizzato tutte risorse interne. E’ una svolta epocale per il nostro territorio, non ci sono mai stati finanziamenti così importanti per la valorizzazione del borgo, del patrimonio culturale”. In campo ci sono infatti 1,6 milioni a cui vanno aggiunti oltre 800mila euro grazie al bando “imprese”. Il primo cittadino ha quindi illustrato a grandi linee i numerosi progetti in corso, tra recupero dell’identità e sviluppo del territorio, con anche il recupero di edifici pubblici. Tra le iniziative anche quella di un centro di documentazione dei monti Martani al centro La Pace ed un nuovissimo museo del presepe.

“C’è tantissimo lavoro da fare – ha aggiunto – ma lo facciamo con tanta voglia e felicità. Oggi presentiamo anche il logo che dà identità a questo progetto, un brand ufficiale che verrà riportato in ogni iniziativa, anche nel marketing”.

E’ stata poi la volta dell’assessore comunale alla cultura Chiara Titani, che – illustrando nel dettaglio alcuni interventi – ha sottolineato come per contrastare lo spopolamento, un problema comune in tutte le piccole realtà, sia utile creare spazi di comunità dove la cittadinanza possa ritrovarsi: “Questo teatro ne è una dimostrazione concreta perché è frutto di una rigenerazione (ex consorzio agrario) e oggi rappresenta un importante tassello della vita culturale di Massa Martana. Un altro importante passo in avanti che vogliamo fare, anche attraverso questo progetto, è l’ampliamento della rete dei servizi alla cittadinanza che si lega ad un incremento dell’occupazione”. Per questo è prevista anche la formazione di nuove professionalità a servizio di questi progetti.

Nel suo intervento, l’assessore regionale Paola Agabiti ha specificato che “le linee di finanziamento sfruttabili in questo momento storico sono tante ma si deve avere la capacità, come ha dimostrato il comune di Massa Martana, di presentare progetti capaci di intercettare risorse. Il problema dei nostri borghi è lo spopolamento: le pubbliche amministrazioni possono creare le condizioni per ricostruire centri di aggregazione a favore dei cittadini, utili alla valorizzazione dei nostri territori”. L’assessore Agabiti ha anche sottolineato l’importanza – in questo “progetto di territorio per la rinascita e la valorizzazione di Massa Martana” – del coinvolgimento della comunità: “è fondamentale mettere a terra quei progetti che devono dare le basi, ma le gambe le deve dare poi la comunità per portarle avanti e per avere una ricaduta sul territorio. Dobbiamo evitare lo spopolamento, creando le condizioni”.

Ad intervenire alla presentazione anche il direttore regionale per il coordinamento Pnrr, risorse umane, patrimonio e riqualificazione urbana Luca Federici, che ha ricordato come il progetto del borgo del dire e del fare è stato ammesso al bando con uno dei punteggi più alti: “E’ veramente un progetto che è stato riconosciuto a livello nazionale come rappresentativo”.

Ad illustrare i dettagli del programma di rigenerazione urbana è stata la funzionaria comunale Marianna Grigioni, rup del progetto, portato avanti interamente dall’ufficio tecnico comunale. Il progetto è articolato ed ambizioso, oltre 120 pagine di redazione. La strategia è volta alla rigenerazione, valorizzazione e gestione e del patrimonio storico artistico e della tradizioni presenti nel borgo; alla tutela del patrimonio culturale, attiva, per far rivivere il patrimonio comunale in termini culturali ma anche sociali e economici; al rilancio occupazione e contrasto allo spopolamento, cercando di rendere attrattivo il borgo. Di 1,6 milioni, è stato ricordato, solo 600mila euro possono essere destinati agli interventi strutturali e riguardano alcuni edifici comunali lungo la via Flaminia. Verranno organizzati laboratori, iniziative ed alcune esperienze di comunità, alcuni già partiti. Un altro obiettivo è poi la digitalizzazione. Oltre alla cooperativa di comunità, si punterà allo sviluppo occupazionale (in particolar modo donne e giovani) sia attraverso i fondi alle imprese che creando competenze.

Infine, Alessandro Laporta di CoopCulture, attraverso un video, ha presentato la nascita del brand sottolineando che Massa Martana investe nel futuro richiamando con uno sguardo attento al passato.