Stop all’obbligo di mascherine in ospedale? In realtà no. Anche gli ospedali dell’Umbria dal primo maggio si sono adeguati alla normativa nazionale ma con delle differenziazioni. Perché l’ordinanza del ministero della Salute che “toglie” in parte le mascherine in ospedale dà comunque la facoltà alle aziende sanitarie ed ospedaliere di prevedere eventuali norme più restrittive. Ed in Umbria le Usl hanno adottato diversi provvedimenti in tale direzione.
L’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile dispone “l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura, identificati dalle Direzioni Sanitarie delle strutture sanitarie stesse. L’obbligo – è riportato nel comma 1 – è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti”.
Come detto, poi, limitazioni possono essere adottate dalle singole aziende. E così è avvenuto per l’Umbria.
Nelle strutture sanitarie dell’Usl Umbria 1, oltre agli obblighi nazionali, dal 1 maggio 2023 è previsto l’uso delle mascherine Ffp2 o Ffp3 per gli operatori di:
Obbligo di mascherina anche per i pazienti (ove possibile) e i visitatori/accompagnatori di:
In tutte le altre situazioni, escluse le strutture di raccordo (es. Corridoi), la protezione delle vie respiratorie per operatori e pazienti dovrà essere garantita almeno con mascherine chirurgiche per evitare la diffusione di agenti infettivi verso terzi.
Per quanto riguarda invece i tamponi per il Covid-19, continueranno ad essere effettuati per i pazienti in pronto soccorso destinati al ricovero, pazienti sintomatici già ricoverati o contatti stretti durante il ricovero di paziente positivo, operatori sintomatici.
Per quanto riguarda l’Usl Umbria 2, oltre alla normativa nazionale, la direttrice sanitaria Simonetta Bianchi ha disposto le seguenti misure.
L’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori all’interno dei reparti di degenza poiché la presenza di pazienti fragili, anziani o immunodepressi è pressoché ubiquitaria. L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti e agli Ospedali di Comunità.
Invece nelle sale di attesa, nei connettivi e negli spazi ospedalieri (Bar, Mensa, CUP), al di fuori dei reparti di degenza l’utilizzo dei dispositivi di protezione resta solo in caso di sintomatologia respiratoria.
Per quanto riguarda il Pronto Soccorso e gli ambulatori specialistici resti l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione sia per il personale sanitario che per gli utenti.
Infine, per quanto riguarda i tamponi, continua ad essere previsto lo screening antigenico dei pazienti da ricoverare.
Per quanto riguarda l’obbligo di mascherine in ospedale a Terni, l’azienda ospedaliera Santa Maria al momento non ha pubblicato disposizioni ulteriori rispetto a quelle disposte dal ministero della Salute. Lo stesso per quanto riguarda l’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia, almeno secondo quanto emerge sia dal portale internet dei due ospedali che dagli albi pretori.