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Mascherine anti Coronavirus, sindaci in ordine sparso | Tesei: “Serve uniformità”

Unitarietà di comportamento sull’uso delle mascherine, mi sembra la cosa più ragionevole da fare“. Così la governatrice umbra Donatella Tesei, di fronte alle ordinanze che vari sindaci umbri (ha iniziato Gualdo Tadino, per proseguire con Torgiano, fino a Terni), stanno adottando per cercare di limitare i casi di contagio da Coronavirus. Azioni che vanno nella direzione tracciata (in certi casi anticipandola) dalla Regione Lombardia.

Di questo si discuterà nella Conferenza delle Regioni di mercoledì 8 aprile. La presidente Tesei, sollecitata dai giornalisti, ha mostrato di non condividere questo andare “in ordine sparso” dei sindaci. Anche perché tra gli stessi esperti non c’è stata, in queste settimane, uniformità di valutazioni sull’efficacia della mascherina.

Per Tesei trovare un’unità di comportamento tra le Regioni “è la cosa più ragionevole da fare e tenendo conto delle situazioni effettive territoriali che non sono tutte uguali“. Anche perché, ha ricordato, il virus non lo fermano i confini comunali o regionali.

La governatrice ha comunque ribadito che la misura più efficace per limitare le occasioni di possibile contagio è quella di restare a casa. Uscendo, al di fuori del lavoro, solo per fare la spesa o per altre situazioni di necessità nelle quali è bene assumere comportamenti per proteggere se stessi e gli altri.

De Luca: “La Regione metta un punto”

Intanto il consigliere Thomas De Luca (Movimento 5 Stelle) auspica che la Regione Umbria ordini e provveda alla distribuzione a tutti i cittadini delle mascherine contro il Coronavirus. Per De Luca ci troviamo “a differenza di altre Regioni, in assenza di linee guida, necessarie per evitare che l’obbligo si scontri con la difficoltà dei cittadini nel reperire questi presidi sanitari sempre più rari e costosi”.

In questo clima di ordinanze ‘fai da te’ la Regione Umbria dovrebbero mettere un punto e soprattutto mettere mano al portafoglio per ordinare e disporre la distribuzione delle mascherine a tutti i cittadini. Per evitare che, oltre al danno di non riuscire a reperire questi dispositivi, gli umbri rischino pure di essere vittime di provvedimenti sanzionatori”.

Lo afferma il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S) mettendo in evidenza che “in Umbria sempre più sindaci stanno annunciando, se non già disponendo ordinanze per rendere obbligatorio l’utilizzo delle mascherine, questo senza che vi sia a monte una strategia ed un coordinamento della Regione”.

Secondo De Luca “ci troviamo, a differenza di altre Regioni, in assenza di linee guida, necessarie per evitare che l’obbligo si scontri con la difficoltà dei cittadini nel reperire questi presidi sanitari sempre più rari e costosi. Per far le cose per bene – evidenzia il consigliere M5S – basterebbe prendere come esempio quanto sta avvenendo in Toscana, dove il governatore Rossi prima di disporre l’obbligo ha ordinato ben 8 milioni di mascherine (tre per residente) da distribuire porta-a-porta prima del subentro dell’obbligo di indossarle. Questo – conclude – per evitare che i cittadini possano esporsi al rischio contagio per andare a cercare proprio i presidi sanitari che dovrebbero garantire la sicurezza e il conseguente rispetto delle norme”.

Anci Umbria ProCiv

Anci Umbria ProCiv che, insieme al personale Anci Umbria e Federsanità Umbria fanno sapere che da inizio emergenza a ieri (lunedì) sono state distribuite 3602 mascherine FFP2, 35.000 mascherine chirurgiche, 144.350 mascherine monovelo, 28.700 guanti in lattice e 328 confezioni da 500 ml di gel igienizzante.

Tutta l’attività di ripartizione dei dispositivi è infatti gestita dalla funzione Materiali Mezzi – tecnico logistica e dalla funzione Volontariato, in stretto raccordo con la funzione Enti locali – Coordinamento centri operativi del C.O.R., presieduta dai tecnici di Anci Umbria, mentre la consegna degli stessi presso i C.O.C., è realizzata da Gruppi e Associazioni di Protezione Civile del territorio, che hanno messo in campo oltre cento volontari.

Anci Umbria Prociv è presente ogni giorno presso il Centro di Protezione Civile della Regione Umbria a Foligno, lavorando a stretto contatto con il personale della Protezione civile regionale, professionisti che ogni giorno in turni di 24 ore, lavorano per assicurare la distribuzione puntuale di tutto il materiale necessario.

 “E’ straordinario il lavoro, silenzioso, ma fondamentale, che la Protezione civile sta svolgendo. C’è un’importante azione di sinergia – afferma il segretario generale di Anci Umbria, Silvio Ranieri – fra la nostra Associazione, la Regione Umbria, i Comuni e le altre componenti del Sistema, tra cui il Volontariato Sanitario e di Protezione Civile locale. Una complessa macchina che sta lavorando ininterrottamente per garantire, a tutto il territorio regionale, il supporto necessario a salvaguardare la salute dei cittadini, che è obiettivo prioritario. Vorrei ringraziare tutto il personale di Anci Umbria, Anci ProCiv e Federsanità e della Protezione Civile regionale che sta lavorando giorno e notte per assicurare a tutti i rifornimenti”.