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Marsciano resta a Todini / Riconferma per il centrosinistra

Si dice soddisfatto per il risultato raggiunto il sindaco di Marsciano Alfio Todini, confermatosi al secondo mandato, e anche al ballottaggio, con l’elezioni di ieri (8 giugno, ndr). Una percentuale di vittoria non certo “bulgara”: Todini guadagna infatti il 53.38% con 4.464 voti, contro il 46.62% dello sfidante Sabatino Ranieri (3.899 preferenze). Una battaglia la sua che lo aveva visto incerto il 25 maggio, seppur con una vittoria data assodata quasi da subito. Resta comunque sindaco di uno dei comuni dell’Umbria più virtuosi, con un bilancio sano e un progetto da continuare a perseguire.

Le “ammucchiate populiste” – Marsciano è dunque “salva”: non c’è stato il “cappotto” come per Perugia e Spoleto, dove, secondo quanto dichiarato dallo stesso Todini, raggiunto telefonicamente da Tuttoggi, “nonostante i cittadini hanno sempre ragione, il centrosinistra è stato vittima di ammucchiate populiste, tra destra e cinquestelle, che hanno creato la sconfitta di persone come Boccali e Rossi”.

Il vento dalla segreteria regionale – Todini è stato giustamente impegnato nella sua campagna elettorale, e, una volta appreso quanto accaduto a livello regionale, anche stamane in segreteria con le dichiarazioni di Leonelli, dichiara ai nostri microfoni: “è ora che all’interno del Pd si apra una discussione seria. Ha ragione Renzi, per quanto io non sia un renziano della prima ora: non ci sono territori dove si vince per forza. Il governo attuale sta facendo bene, ma si deve discutere anche di una dirigenza che ha governato fino ad ora, e che ora è la prima a non comprendere che i tempi sono cambiati. E’ da troppo tempo che all’interno del partito non si discute di come si amministra e di quali siano le difficoltà dei sindaci”.

Pugili agli angoli – Nelle parole di Todini, gli amministratori locali diventano dei “pugili che si trovano a combattere con una mano legata dietro la schiena. Non mi piace parlare di rottamazione, di rinnovamento a tutti i costi, ma dobbiamo ragionare insieme su quello che il partito può fare, comprendere quali siano le difficoltà storiche, economiche e sociali”. E poi una battuta su quanto continuerà a fare da sindaco: “di certo la ricostruzione pesante, dopo il terremoto. E poi l’emergenza post-alluviole e l’edilizia scolastica. Poi la costruzione della caserma, perchè a Marsciano ormai è necessario avere un incentivo per le forze di polizia, e passare da 7 a 15 presenze all’interno della caserma stessa. Farò tutto questo con la mia giunta, ridotta da 7 a 5 componenti. Una giunta giovane e al femminile”.

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Foto di Marco Baldoni