Alessia Chiriatti
Un comune virtuoso, che ha affrontato le sfide riservate dal 2011 a tutti gli enti locali, e che ha deciso di continuare ad investire sul territorio: Marsciano e il suo sindaco Alfio Todini rispondono così alle “tre manovre poste in essere per mettere a posto i conti pubblici” approvate già dall’ultimo governo Berlusconi. “Gli enti locali soffrono per le riforme finanziarie precedenti a quelle del governo tecnico attuale. Adesso con l’introduzione dell’IMU, la tassa municipale imposta dallo stato sugli immobili, sarà nostro interesse, mio e degli altri amministratori, cercare di capire come comportarci con le manovre di bilancio future. Noi comuni soffriamo già a causa dei tagli pari ad oltre un milione di euro, e non vogliamo essere penalizzati ancora”. Todini sembra pronto ad affrontare la sfida a quattro mani e afferma, ribadendo quanto già detto durante la sua conferenza stampa di fine anno: “il nostro è un Comune con un bilancio improntato a sostenere lo sviluppo e a mantenere adeguati standard di servizi pubblici, e con una limitata incidenza di altre spese come quella del personale e delle collaborazioni, che pesano per poco più del 20% sul bilancio di parte corrente, rispetto ad una media dei comuni umbri che è ben superiore al 35%. Questo stato di cose diminuisce i margini di manovra di Marsciano, rispetto ad altri Comuni, per far fronte ai tagli imposti a livello centrale. Si tratta di una situazione che pur comportando alcuni sacrifici, non ha tuttavia impedito, individuate le giuste priorità, di far fare dei passi in avanti alla nostra comunità sul versante dei servizi, mantenendo un’elevata capacità progettuale anche per il futuro”. Si rinnova dunque la battaglia già cominciata nell’autunno scorso insieme agli amministratori degli altri Comuni: “la situazione è critica per tutti, ed è certo che anche noi dobbiamo dare il nostro contributo, ma è pur vero che non possono pagare sempre i soliti. In fondo questa situazione è stata causata dallo Stato e dalla cattiva gestione del governo”. E sembra anche proporre una ricetta per il risanamento della situazione di crisi: “servono certamente più soldi, ma anche e soprattutto più decisioni”. La critica al governo precedente riguarda anche le posizioni prese a proposito del Patto di Stabilità, che avrebbe garantito a comuni come Marsciano dei finanziamenti per risolvere questioni come quella del terremoto: “adesso con il governo Monti si sta intraprendendo una giusta battaglia in Europa per le sovvenzioni agli enti locali. Non sono utili infatti letture rigide del Patto di Stabilità”.
Terremoto 2009 e Umbra Acque– Sbloccare le somme stanziate grazie ai fondi europei sarebbe dunque utile per Marsciano a far partire la ricostruzione pesante dei danni causati dal terremoto del 2009: “siamo in attesa degli emolumenti per continuare con i lavori. Per adesso, è stata avviata solo la ricostruzione leggera, che riguarda il 30% del totale, e dunque un terzo dei cittadini evacuati. Con il decreto 1000 proroghe, voluto dal governo Berlusconi, le regioni adesso sono obbligate a imporre le accise sulla benzina: questo riguarda noi umbri, come tutte le altre regioni colpite da calamità naturali negli ultimi periodi. Da questo punto di vista, anche l’Umbria avrà maggiore possibilità di manovra per i finanziamenti agli enti locali”. Resta per Todini la preoccupazione per quanto accaduto a seguito delle bollette inviate ai cittadini umbri da parte di Umbra Acque (leggi): “la situazione non va drammatizzata. La scelta di bloccare momentaneamente la riscossione del debito da parte della società fornitrice mi è sembrata intelligente. Purtroppo siamo in un momento in cui ogni singolo euro che viene tolto alla popolazione sembra un furto, o un’ingiustizia. In realtà è un tributo dovuto: bisogna solo capire come applicare la tassa, e se va riscossa in una sola tranche”. Todini apprezza dunque l’impegno dimostrato dai comuni, da ATI e Umbra Acque per la risoluzione del problema, sottolineando quanto sia “importante la presenza di aziende, seppur in parte pubbliche, che si impegnano sul territorio considerandolo un elemento di identità”. Il riferimento va dunque alla questione nata con la ditta Aria, trasferitasi da Marsciano a Perugia, faccenda che comunque il sindaco considera definitivamente chiusa: “a Marsciano preferiamo avere aziende vere, che lavorano insieme al comune per affrontare la crisi”.
Progetti per il futuro – Per i prossimi mesi, l’amministrazione di Marsciano ha in progetto la costruzione di opere pubbliche, come il Palazzetto dello Sport, il Teatro e la Casa della Salute. Un modo per “incentivare l’imprenditorialità, tramite bandi di gara a privati che gli altri comuni apprezzano e prendono come esempio per la loro gestione”. “Sono interventi ai quali teniamo molto – ha precisato il sindaco – per migliorare la qualità della vita. Abbiamo inoltre in progetto, tra le altre cose, il potenziamento dei servizi della Farmacia Comunale, l’installazione di una fontana pubblica in piazza per concessione di Umbra Acque, l’incentivo all’utilizzo di energie rinnovabili e la dotazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali grazie all’impegno di investitori privati”. Un programma ricco, che dimostra l’impegno dell’amministrazione di Marsciano ed il suo titolo di comune virtuoso: “non è tempo di trionfalismi, che non ci sono mai appartenuti – conclude il Sindaco – e non siamo esenti dalla necessità che vale per noi, come per tutti, di migliorare. Ma il lavoro svolto e la programmazione in atto farà del 2012, per Marsciano, un anno di ulteriori significativi miglioramenti sul piano della qualità dei servizi e delle infrastrutture pubbliche. Sapendo sempre che il quadro delle esigenze è molto più ampio degli strumenti e delle risorse a disposizione. Il che dà maggiore valore al lavoro che si porta avanti e che ha toccato e tocca tutti i campi della vita della comunità”.
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