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Marsciano, il corteo contro le vinacce / Atteso il ricorso al TAR / Pronta un’ordinanza comunale

Niente da fare: i cittadini di Marsciano non vogliono il biodigestore per lo smaltimento delle vinacce esauste: il fatto era chiaro ormai da anni, ma ora i cittadini tutti tornano a farsi sentire. Proprio ieri hanno infatti organizzato un presidio, trasformatosi in corteo, per le vie del centro di Marsciano, con partenza dal municipio. Muniti di striscioni e armati di buona volontà, i marscianesi hanno deciso dunque di scendere in piazza per lottare in difesa del loro territorio.

Da Cerro, a Sant’Elena e Olmeto, fatta in parte eccezione per la rappresentanza di Papiano, era un centinaio: presenti anche alcuni consiglieri comunali, dalla maggioranza all’opposizione, incluso il sindaco Alfio Todini, più volte invitato dai manifestanti a prendere parte alla protesta. Dopo il presidio è partito il corteo, percorrendo la strada che porta a piazza Karl Marx fino al Teatro Nuovo Concordia. Il coro è unanime e intende bloccare l’arrivo delle vinacce al Cerro. Un problema “serio e concreto” che tornerà in consiglio comunale sabato. Intanto è attesa anche la sentenza del TAR, che tuttavia sembra non si avrà prima di settembre, a seguito del ricorso intrapreso dal Comune. L’unione contro il biodigestore è tale che, contro il l’azienda Di Lorenzo, potrebbe portare alla produzione di un’ordinanza del sindaco stesso, che scongiurerebbe così, almeno per questa stagione, l’arrivo delle vinacce al Cerro.

Il grido si alza anche da Legambiente: Anna Enrica Maurini ha infatti lanciato una petizione sul sito Change.org proprio per ottenere lo stop dello stoccaggio delle vinacce esauste nelle due frazioni di Marsciano, in quanto, ha dichiarato, “è importante per la tutela della salute dei cittadini a causa delle dannosissime emissioni di tale materiale”, raggiungendo inoltre un discreto numero di firme.

Il caso – Intanto le Distillerie Di Lorenzo hanno diffuso una nota, già la scorsa settimana, in riferimento alle notizie sulla presunta pericolosità ed insalubrità del deposito di vinacce, “semplici bucce dell’uva”, di Marsciano. Lo hanno fatto attraverso gli avvocati Francesco Falcinelli e Michele Bromuri ai quali hanno dato incarico di rappresentarli.
Nella nota si sostiene che “l’Autorità amministrativa, nel caso la Provincia di Perugia, all’esito di un complesso procedimento, articolatosi per oltre un anno, preso atto dei pareri favorevoli e dei contributi scientifici, tra gli altri, di Asl Umbria 1 e di Arpa, ha espressamente autorizzato, con prescrizioni tecniche, detto deposito di vinacce, munito di adeguata copertura”. “Nel corso del predetto procedimento amministrativo – si aggiunge – sono stati rigorosamente valutati e ritenuti sussistenti tutti gli standard normativi e tecnici funzionali a garantire, tra gli altri, la sicurezza del deposito, la tutela del territorio e, più in generale, la salute dei cittadini. Conseguentemente, giova ribadire, in conformità a quanto rigorosamente accertato dell’Autorità amministrativa, il deposito, dove viene eseguita la sola fase di stoccaggio temporaneo delle vinacce e nulla più – conclude la nota delle Distillerie -, non costituisce attività nociva, nè inquinante nè, tantomeno, dà luogo, come verificato, a fenomeni di odori molesti”.

Foto di Marco Baldoni

Video di Marco Baldoni per Tuttoggi.info

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