Nei giorni scorsi i poliziotti della Volante sono intervenuti in una zona boschiva periferica della città, al confine con Marsciano, per una singolare segnalazione, pervenuta al 113 da un cittadino che aveva ritrovato quella che sembrava a prima vista della refurtiva.
Sul posto gli agenti hanno trovato l’uomo che aveva effettuato la segnalazione il quale ha dichiarato di avere l’hobby della ricerca di metalli in zone di campagna con il metal detector e che, durante le sue ricerche, aveva trovato in un bosco, sotterrato, un sacco di plastica contenente oggetti in metallo.
I poliziotti hanno poi verificato che nel sacco erano custoditi 5 calici da messa completi, un tronco di calice, una porzione superiore di calice, tre basamenti di calice, nonché altre parti di calici ed un ostensorio, tutti in metallo ossidato ed in cattivo stato di conservazione.
L’ipotesi investigativa è che gli ignoti autori del furto si siano successivamente resi conto che gli oggetti rubati non erano preziosi, ma di semplice metallo, ed abbiano quindi deciso di disfarsene seppellendoli in un bosco.
Proseguono le attività di indagine, in concorso con i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico, al fine di individuare il luogo sacro dal quale i calici e gli altri oggetti, utilizzati per la messa, siano stati rubati.
Gli oggetti rinvenuti venivano sottoposti a sequestro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.