Intervista al candidato Sindaco Camilla Laureti ad una settimana esatta dal voto per l’elezione del prossimo Primo cittadino della Città di Spoleto.
Come sta andando questa campagna elettorale?
Direi molto bene. Una gioia incontrare cittadini, imprenditori, visitare tutto il nostro vastissimo territorio. È un momento magico, entusiasmante.
Proviamo a fare un ipotetico balzo in avanti. Siamo a lunedì 11 giugno. Lei ha vinto le elezioni ed è il nuovo Sindaco di Spoleto. La prima misura che proporrebbe per aumentare l’appeal turistico della città?
Un piano di marketing turistico innovativo e di lungo periodo è ciò che come nuova amministrazione metteremo immediatamente in campo, non solo per rilanciare il turismo a Spoleto nel breve termine, ma per far affermare definitivamente il nostro territorio tra le principali destinazioni turistiche dell’Umbria e del centro Italia.
Può spiegarci esattamente?
Vogliamo costruire un brand territoriale forte e riconoscibile, frutto di una progettazione strategica che realizzeremo avvalendoci del contributo dei migliori consulenti nazionali di marketing turistico. Abbiamo già una squadra di esperti con a capo un affermato professionista spoletino dalla comprovata esperienza maturata in diverse regioni di Italia. Lavoreremo per rilanciare il turismo, perché questo vuol dire rilanciare l’intero tessuto economico della città: non solo imprenditori della ricettività, della ristorazione e della mobilità ma anche del commercio e delle produzioni locali.
Se dovesse scegliere a riguardo i tre elementi maggiormente caratterizzanti?
Il nostro Piano Strategico del Turismo poggerà su Innovazione, Formazione e Destagionalizzazione.
Andiamo con ordine. Cosa intende per Innovazione?
Nell’era digitale la competizione tra destinazioni turistiche si gioca su un mercato globale. Il nostro obiettivo è creare un’offerta territoriale integrata, identificata dal brand Visit Spoleto, che promuova le esperienze e lo stile di vita del nostro territorio. Non si tratta quindi di ragionare su singoli servizi turistici, ma di realizzare una proposta che, attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori economici di Spoleto, sia in grado di soddisfare ogni bisogno del turista che sceglie di visitare la nostra città.
Per far questo è necessario costruire esperienze da raccontare e da far raccontare in ottica di narrazione del territorio (Storytelling), individuando nicchie e tribù digitali, rispondendo alle esigenze dei viaggiatori che sempre più fanno prenotazioni e acquistano servizi dal web.
Serviranno risorse e investimenti. In che modo il pubblico, le istituzioni possono intervenire in questo ambito?
Assolutamente. Innovazione, ad esempio, è anche ammodernamento delle infrastrutture e delle strutture ricettive: il nostro impegno sarà individuare e mettere a disposizione degli operatori i fondi per ammodernare e migliorare la propria offerta. La Regione Umbria sta per pubblicare due bandi: il primo prevede uno stanziamento di 3 milioni di euro destinato alle imprese del turismo e del commercio presenti nell’area del cratere, a cui possono essere riconosciuti contributi fino ad un massimo del 60%. Il secondo finanzierà, attraverso uno stanziamento complessivo di 3 milioni di euro, gli interventi di adeguamento delle strutture turistiche ricettive nel settore “Wedding e Family”. Noi lavoreremo a strettissimo contatto con gli enti sovraordinati, a partire dalla Regione Umbria, affinché gli operatori economici della città possano, nei prossimi cinque anni, sfruttare al massimo ogni opportunità di investimento.
Passiamo alla Formazione.
Per creare un’offerta integrata dobbiamo condividere visioni, strategie e competenze. Fisseremo un calendario di formazione annuale gratuito rivolto agli operatori turistici che verta su cultura dell’ospitalità, conoscenza del territorio, lingua inglese, alfabetizzazione digitale, ecc… Gli operatori del nostro territorio devono essere messi in grado di competere nel mercato globale, migliorando gli strumenti e le competenze già in loro possesso.
Cosa intende invece per Destagionalizzazione?
Gli eventi sono la chiave per attirare visitatori in tutti i periodi dell’anno. Il nostro impegno è creare una cabina di regia per una calendarizzazione strategica degli eventi che si concentri non solo sul Festival dei Due Mondi ma su iniziative diffuse in tutto il territorio e su tutto l’arco dell’anno, sviluppando ulteriormente il progetto de “Le Quattro Stagioni” e aumentando l’attrattività del nostro territorio nei mesi in cui, periodicamente, registriamo una minore affluenza turistica.
Spoleto ha le carte in regola per avviare questo percorso?
Il piano di marketing turistico che attueremo, punterà ai tematismi forti del nostro territorio – religioso, enogastronomico, sportivo, dei cammini e naturalistico.
Spoleto ha già nella manica tutti gli assi – bellezza ambientale, natura, cultura, patrimonio storico e artistico, eventi, prodotti tipici, stile di vita – per essere una destinazione top per il turismo nazionale e internazionale. Ciò che serve è una strategia per giocarli in modo vincente, noi siamo pronti a metterla in campo. Adesso.