Un 31enne “padre padrone” è stato denunciato dalla Polizia tifernate per atti persecutori e molesti, violazione degli obblighi di mantenimento della propria prole, maltrattamenti familiari e danneggiamento aggravato.
Nell’arco di circa quattro anni l’uomo, di origine senegalese, avrebbe rivelato la sua indole violenta, irascibile ed intollerante nei confronti della moglie e dei due figli di tenerissima età. E’ stata proprio la compagna, una 41enne tifernate, a denunciare la lunga lista di soprusi, maltrattamenti e violenze subite. La donna avrebbe raccontato di aver vissuto in condizioni di vera e propria schiavitù e soggezione psicofisica a causa del marito violento.
L’attività investigativa ha permesso di accertare che l’extracomunitario, senza una fissa occupazione, fosse dedito al gioco, con particolare propensione per le video lottery, dove sperperava il denaro guadagnato con lavori saltuari. Oltre alla dipendenza da gioco digitale, l’uomo era anche dedito all’abuso di sostanze alcoliche.
Il comportamento del denunciato nei confronti della famiglia, col tempo, si sarebbe inasprito sempre di più, tanto che, in un solo giorno, la compagna è arrivata a contare oltre 150 tra telefonate e sms di minaccia. Al culmine di una giornata particolarmente violenta, il senegalese, avrebbe addirittura squarciato i pneumatici dell’autovettura della donna, promettendole ulteriori atti violenti. La tempestiva comunicazione della tifernate agli Agenti del Commissariato, ha permesso di cogliere l’uomo quasi in flagrante.
Dopo aver identificato l’extracomunitario, già con precedenti e pregiudizi penali, la Polizia lo ha sottoposto a rilievi foto segnaletici. D.O., queste le sue iniziali, è stato quindi denunciato in stato di libertà all’A.G., alla quale è stato chiesto l’immediato allontanamento dell’uomo dal nucleo familiare ed il conseguente provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento.