Categorie: Cultura & Spettacolo Terni

Maria Grazia Cucinotta a Terni per il Festival Popoli e Religioni: “Il miracolo è sogno” – Esclusiva TO®

Luca Biribanti

L'attrice italiana era attesa mercoledì scorso al Festival Popoli e Religioni, in occasione della proiezione del cortometraggio “La tana del Bianconiglio”, scritto e diretto da Linda Parente, in cui Maria Grazia Cucinotta ha un ruolo da protagonista. Il filmato è un documentario sulla situazione di L'Aquila post terremoto, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Per impegni personali la Cucinotta non ha potuto essere presente, ma ha onorato il suo impegno partecipando oggi all'aperitivo in occasione della “Giornata delle ambasciate”, presso il cenacolo San Marco. È una delle novità di questa 7° edizione del Festival che, in collaborazione col Ministero degli Affari Esteri, ha invitato gli ambasciatori presenti in Italia a portare la loro testimonianza in qualità di figure istituzionali che devono garantire l'unità e l'integrazione dei popoli. Tra gli altri erano presenti al Cenacolo San Marco i rappresentanti di Cipro, Romania, Lesotho, Serbia, Kosovo, Mozambico e Sudafrica. Durante l'evento abbiamo avuto l'occasione di avvicinare Maria Grazia Cucinotta che è stata molto gentile e disponibile nel rispondere alle nostre domande. Vestita in un sobrio tailleur nero, raggiante nella sua composta bellezza, l'attrice messinese è stata invitata a fare una sua considerazione sul significato che il cinema può avere nell'unire “Popoli e Religioni”, appunto:
MGC – Un Festival è sempre un evento importante, perchè permette di vedere, allo stesso tempo, film provenienti da tutte le parti del mondo. È essenziale che ci siano iniziative come queste, sia per favorire l'integrazione culturale tra i popoli, sia per la sopravvivenza del cinema stesso. Spesso accade che proprio nell'ambito di manifestazioni internazionali alcune produzioni possano trova un distributore, condizione fondamentale perchè un film possa essere conosciuto e visto.

TO® – E per quanto riguarda la religione, lei crede che sia un elemento di divisione o unione tra i popoli?
MGC – Sicuramente di unione. La religione è unica, si possono avere rituali o idee diverse sulla pratica, ma il senso religioso e del sacro è un patrimonio comune a tutti gli esseri umani. Il problema è quando la religione diventa strumento della politica; perde la sua essenza e può diventare un fattore di distruzione purtroppo.
TO® – Lei è religiosa?
MGC – Sì a modo mio lo sono. Forse nella mia vita non poteva essere altrimenti, visto che l'oratorio e la 'Chiesa' in senso lato hanno rappresentato per me, e per i giovani della mia zona, un porto sicuro. Vengo da un quartiere non facile, dove delinquenza e pericoli legati alla malavita erano sempre in agguato: gli spazi religiosi erano per noi un mondo dove trovare rifugio e sicurezza.
TO® – Proprio al Festival, Claudia Koll ha rinnegato il suo passato da sexy attrice con Tinto Brass, cosa ne pensa? È possibile coniugare mondo dello spettacolo e religione?
MGC – Claudia ha fatto una scelta estrema e ha trovato nella religione un modo per ritrovare la buona strada. Credo che si possa benissimo lavorare nel mondo dello spettacolo e praticare la propria religione, tutto dipende dalle scelte che si fanno e dalla propria sensibilità.
TO® – Sempre durante il Festival si è parlato degli eventi miracolisti, come Medjugorje, legati alla religione. Lei cosa ne pensa?
Maria Grazia a questo punto si apre in un bel sorriso e ci dà una risposta che non ci aspettavamo: “Il Miracolo è sogno”
TO® – Quindi il cinema è un miracolo?
MGC – Il cinema è il miracolo che puoi vedere

© Riproduzione riservata