L'iniziativa sarà dedicata all'Ucraina a Cutro e alla Romagna, tre simboli di guerre, migrazioni e cambiamento climatico
Saranno i giovani i protagonisti dell’edizione 2023 della Marcia della pace, che sarà dedicata all’Ucraina, simbolo di tutte le guerre nel mondo, a Cutro, simbolo delle migrazioni e alla Romagna, simbolo della crisi climatica.
Due, in particolare, gli eventi segnalati tra i tanti in programma: nella mattina di sabato il seminario Guerra e informazione. La storia maledetta di Assange alla sala della Conciliazione del Comune di Assisi, promosso anche da Articolo 21, e, nel pomeriggio, l’Assemblea dei giovani Trasformiamo il futuro, organizzato dal Comitato promotore della Marcia, RUniPace (Rete delle Università per la pace) e Rete nazionale delle Scuole per la pace nella Sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia. Alla giornata, parteciperanno studenti di centodiciannove scuole da quasi tutte le regioni d’Italia (tranne la Valle d’Aosta) e da settantuno università.
Alla Marcia della Pace di domenica sono arrivate adesioni da 71 università e 119 scuole: gli studenti saranno infatti i protagonisti di questa edizione, nel segno di “trasformiamo il futuro”, e anche già da sabato 20 maggio per il meeting nazionale delle scuole “Sui passi di Francesco” con oltre duemila presenze. In marcia, domenica, dai giardini del frontone di Perugia fino alla Rocca Maggiore di Assisi, per invocare la pace in Ucraina e in tutti gli altri paesi del mondo teatro di feroci conflitti, per chiedere che i governi affrontino la crisi climatica, per dire no ai femminicidi e ad ogni forma di violenza.
Ad aprire la marcia della pace Alì Sohna, del Gambia: oggi fa il portiere d’albergo, ma nella fuga verso l’Italia ha perso suo fratello, affogato nel naufragio dell’ennesimo viaggio della disperazione. Alla Rocca Maggiore di Assisi la conclusione della marcia, con gli interventi dei ragazzi e la consegna, da parte di Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’Anpi, di una bandiera come “segno di alleanza intergenerazionale”.
Concluderà la marcia della pace Alessandro Bergonzoni: il paroliere lancerà “appello corale alla pace”per il “patto di Assisi” per la formazione delle nuove generazioni. Poco prima, al Sacro Convento, la firma dei rettori di 20 atenei italiani – tra cui Roma, Torino, Pisa, Padova, Ancona e Parma – per “un patto educativo per la formazione delle nuove generazioni”. “E’ la terza marcia che si realizza dall’invasione russa dell’Ucraina -spiega Flavio Lotti, coordinatore del comitato promotore della Marcia PerugiAssisi- in cui la guerra continua ma non ci possiamo rassegnare. E stata decisa più di un anno fa proprio per offrire uno spazio di aggregazione alle giovani generazioni e al mondo della scuola che se ne prende cura”.