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Marchio “patrimonio d’italia”, assessore Bracco a ministro Brambilla “Ingiustificata crociata contro eventi umbri”

“Ci riempie di orgoglio e soddisfazione l’inclusione della ‘Festa dei Ceri’ di Gubbio e di ‘Coloriamo i cieli’ nel top degli eventi ai quali il ministro Brambilla ha attribuito il brand ‘Patrimonio d’Italia’, ma risultano incomprensibili e ingiustificate le motivazioni che hanno portato all’esclusione di tante altre manifestazioni che l’Umbria, terra di cultura e radicate tradizioni, offre a tutto il Paese e hanno risonanza ben oltre i confini nazionali”. L’assessore regionale alla Cultura e al Turismo Fabrizio Bracco commenta così il nuovo marchio istituito dal Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, riservato alle eccellenze nazionali che contribuiscono a valorizzare l’immagine dell’Italia nella cui categoria “per la tradizione” sono stati inseriti quest’anno 34 eventi, tra cui due umbri.
“Una selezione alquanto riduttiva – sottolinea Bracco – che non tiene conto del ‘tesoro’ di rievocazioni storiche e culturali, che con rigore scientifico e allo stesso tempo passione e impegno corale, animano e uniscono le nostre comunità. Eventi che richiamano turisti e visitatori da ogni dove, contribuendo a mantenere vivi e solidi legami con le tradizioni, ma anche a generare ricchezza sociale ed economica. Un patrimonio di cui l’Umbria è fiera e che la Regione è impegnata a valorizzare e far conoscere”.
“Quanto al rispetto degli animali e dell’ambiente, noi umbri – rileva l’assessore regionale – cresciuti nel culto di San Francesco e sensibili alla lezione nonviolenta e pacifista di Aldo Capitini, abbiamo sempre sostenuto e difeso l’ambiente e i diritti di tutti gli esseri sub-umani. Per questo, quando il ministro Brambilla prosegue nella sua crociata denunciando la ‘inadeguatezza e l’anacronismo’ degli eventi che vedono coinvolti animali con esiti cruenti, non comprendiamo come tale principio possa portare a non premiare manifestazioni quali la Giostra della Quintana di Foligno, i Giochi de le Porte di Gualdo Tadino o la Corsa dell’Anello che si svolge a Narni. Dove cavalli e somari sono trattati con amore”.
“Invitiamo, pertanto, il ministro Brambilla a venire in Umbria – conclude Bracco – e a verificare di persona il valore culturale e sociale e, visto che le sta così a cuore, anche animalista delle nostre rievocazioni storiche, certi che il prossimo anno il marchio ‘Patrimonio d’Italia’ possa essere esteso anche ad altri dei molteplici eventi che promuovono e valorizzano il territorio umbro e nazionale”.