“Sei forte quando trovi la forza che non sapevi di avere” così, Marcello Pecorari esordisce aprendo l’intervista, una chiacchierata con un uomo che ha fatto del suo lavoro una missione e una ragione di vita.
Nato il 16 dicembre 1967 a Città di Castello, Marcello Pecorari ha da sempre dimostrato un profondo senso di giustizia e una predisposizione naturale per difendere chiunque avesse bisogno di protezione. Non era solo un bambino curioso, ma anche un giovane con una forte propensione a schierarsi dalla parte dei più deboli.
Una passione che sentiva scorrergli nel DNA sin dalle scuole elementari: “Durante le recite di fine anno io facevo sempre il difensore. Una volta abbiamo simulato una situazione in cui dovevo mediare. L’accusato fu assolto,” ricorda con un sorriso Marcello. Ha ancora memoria con nitidezza di episodi in cui, sui banchi di scuola, difendeva i suoi compagni vittime di bullismo, mostrando un coraggio e una determinazione che avrebbero segnato la sua vita futura.
“Ho sempre avuto la predisposizione a intervenire in aiuto di chi aveva bisogno di protezione: se vedevo che alcuni miei amici di banco venivano derisi o emarginati io cercavo sempre di aiutarli,” così Marcello esordisce fiero.
Marcello frequenta il Liceo classico, dove si distingue negli studi, portando con sé una media eccellente. Spinto dalla passione e dal desiderio di fare la differenza si iscrive, con convinzione, alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Perugia dove si laurea nel luglio del 1994 con il massimo dei voti. Un traguardo che rappresenterà solo l’inizio di un percorso professionale fatto di traguardi e grandi soddisfazioni. Quasi subito, inizia a fare pratica legale, dedicandosi con impegno e dedizione a questa nobile professione.
Da quel momento la carriera di Marcello Pecorari è contrassegnata da successi che raggiunge con un costante impegno verso la giustizia e la difesa dei diritti dei cittadini. Iscritto da vent’anni all’Ordine degli Avvocati di Perugia, è patrocinante in Cassazione, svolge l’attività di difensore civico dal 2006. Ha ricoperto ruoli di rilievo come: difensore civico per il comune di Città di Castello, San Giustino, la provincia di Perugia e, attualmente, per la regione Umbria. È il primo e unico in Italia ad aver ricoperto questo ruolo in tutti e tre gli enti, dimostrando una dedizione senza pari.
Ma il suo impegno non si ferma qui. È solo l’inizio di una carriera in ascesa. Marcello è stato il primo presidente e attualmente vicepresidente del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici delle Regioni e Province Autonome. In questo ruolo, ha lavorato instancabilmente per tutelare i cittadini da abusi, ritardi e inefficienze delle istituzioni.
“Ho sempre creduto alla necessità di fare ciò che gli altri non possono fare. Non a caso faccio il difensore” prosegue fiero Marcello. È l’empatia e, la sua profonda comprensione delle problematiche umane che in poco tempo lo hanno reso un punto di riferimento per molti. Ricorda con orgoglio un episodio che testimonia la sua dedizione per la professione forense.
“Ho avuto grandi soddisfazioni nel lavoro, come il caso di una signora dell’Alta Valle del Tevere che rischiava il carcere per reati tra cui riciclaggio, perché il compagno aveva fatto trasferire sul suo conto corrente enormi cifre di denaro. Ho dovuto provare che lei era completamente all’oscuro di questa attività e ci sono riuscito perché il tribunale di Milano l’ha assolta dichiarandola innocente.”
Tuttavia, la vita di Marcello non è stata priva di momenti difficili. Il periodo più buio è stato segnato da un grave problema di salute del figlio, che ancora oggi Marcello deve affrontare con coraggio e forza di volontà. Un evento che ha messo a dura prova la sua famiglia.
“Purtroppo, quando mio figlio aveva 15 anni, ha avuto un problema di salute che per un anno mi hanno costretto a sospendere l’esercizio della professione forense per dedicarmi anima e corpo alla sua guarigione,” prosegue Marcello. Nonostante tutto, ha continuato a lavorare grazie al supporto dei suoi validi collaboratori e al sostegno di sua moglie, dimostrando ancora una volta la sua incrollabile determinazione.
Marcello ha sempre creduto nell’importanza del volontariato. È vicepresidente e socio fondatore dell’associazione Fiori di Lilla a Città di Castello, che si occupa di affrontare situazioni di disagio e sostegno nella comunità. Inoltre, è stato socio fondatore e presidente della Croce Bianca di Perugia e Città di Castello, nonché membro attivo del Lions Club, dove si impegna per la tutela delle persone più vulnerabili.
Alla domanda qual è il tuo più grande sogno nel cassetto Marcello non ha dubbi:
“Diventare un punto di riferimento in Italia, per tutte quelle persone che hanno subito dei torti e danni, al fine di garantirgli un giusto risarcimento e assisterle dal punto di vista relazionale assicurativo e assistenza sanitaria. Una missione che sento forte soprattutto dopo quello che ho vissuto con mio figlio. Voglio utilizzare l’empatia e l’accoglienza con le persone vittime di morosità, incidenti e infortuni,” è con questo sogno pieno di speranza che Marcello conclude la sua intervista.
La storia di Marcello Pecorari è un esempio di come la determinazione, l’empatia e il desiderio di giustizia possano fare la differenza. Il suo percorso ci insegna che, anche di fronte alle avversità più grandi, è possibile trovare la forza di andare avanti e fare del bene. Marcello ha saputo trasformare ogni difficoltà in un’opportunità per crescere e aiutare gli altri, incarnando i valori della giustizia e della solidarietà.
“In un mondo che spesso sembra sordo alle necessità dei più deboli, il compito di ciascuno di noi è fare ciò che gli altri non sono in grado di fare”, afferma Marcello. E la sua vita, dedicata alla difesa dei diritti e al volontariato, è la prova concreta che questi valori possono davvero cambiare il mondo.