Vincere: questo è l'obiettivo unico ed inderogabile della Maran Spoleto nel turno infrasettimanale che la vedrà affrontare alle 18, al palazzetto di Foligno, la Lazio Colleferro, squadra che precede i bluarancio di tre punti in classifica. Vincere, anche senza convincere: questa è la missione di Algodão e compagni, visto che, non è più tempo di complimenti ed il campionato è ormai nella sua fase discendente.
Agganciare i biancazzurri a quota 14 punti potrebbe essere una spinta psicologica decisiva per i ragazzi di Monsignori ed il tecnico perugino lo sa molto bene: nonostante la cocente delusione di sabato (uno 0-4 che nessuno riesce a spiegare se non con l'imprecisione sotto porta dell'attacco della Maran), è stata subito voltata pagina e la concentrazione rivolta sul match difficile dal punto di vista mentale, ma anche tecnicamente: la Lazio dispone di uno dei cannonieri più importanti della serie A, quello Zè Renato, autore di ben 16 reti finora, di un portiere fortissimo come Brumatti, ma anche di qualche uomo in mezzo al campo in grado di fare la differenza: a partire dall'ex CLT Calderolli, dal folletto Marcelinho Forghieri per concludere con il nazionale Jubansky, che già conosce il parquet del PalaPaternesi, avendolo calcato, lo scorso novembre, con la maglia della Luparense. In panchina, dopo qualche altalena, è tornato Piero Gialli, uno dei tecnici italiani più preparati ed esperti.
All'andata fu un pirotecnico 3-3 (doppiette proprio di Zè Renato e Zancanaro e reti di Rossa e Marcelinho), con la Maran sempre in vantaggio ed i biancazzurri capaci di agganciare gli spoletini solo con un arrembante finale.
Per ciò che concerne la formazione, Monsignori si troverà, ancora una volta, a scegliere due ragazzi da tenere fuori. Sembra scontato il rientro di Ricardo, ma le ultime decisioni saranno prese nella rifinitura della mattinata.
E' chiaro che la Maran chiama a raccolta tutto il suo pubblico: senza la vittoria, potrebbe non esserci domani per le speranze spoletine di dare concretezza ad una classifica che non si fa con le pacche sulle spalle da parte degli avversari, ma con i punti.