Mancava da qualche decennio dagli archivi della biblioteca del Sacro Convento la cinquecentina “Compendio dell’arte esorcistica et possibilità delle mirabili & stupende operationi delli demoni & dè malefici, con li rimedi opportuni alle infermità maleficiali” che nei giorni scorsi è stata restituita ai francescani di Assisi dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Perugia. Una sorta di manuale sugli esorcismi che i militari definiscono “molto singolare per la materia trattata”, facile da associare agli antichi testi citati da Umberto Eco nella famosa opera letteraria “Il nome della Rosa”.
Il libro “presenta un’ampia fonte di notizie relative alle istruzioni per gli esorcisti e un compendio di demonologia, nonché considerazioni sul discernimento dei singoli casi e le direttive per lo svolgimento vero e proprio dei rituali”. A ricevere la preziosa e particolare testimonianza bibliografica, appartenente a quel fondo storico riscontrato mancante dalla collezione libraria, secondo le trascrizioni presenti negli storici registri di consistenza, sin dai primi anni del XIX secolo, il direttore della biblioteca dei francescani, fra Carlo Bottero. (Continua dopo il video)
L’antico libro a stampa, di ridotte dimensioni (cm 15 x 7), si compone di 563 pagine e venne stampato nel 1594, a Venezia, dalla tipografia Fioravanti Prati. Il piccolo testo, di cui esistono più copie già presenti in altre collezioni di importanti istituti bibliotecari e il cui valore commerciale, riferito al mercato antiquario, ammonta a 3.000 euro, è stato recuperato nel corso di una attività d’indagine scaturita dal monitoraggio dei siti di vendita on-line di beni culturali; un vero e proprio mare magnum dove oggi, grazie a internet e alle tecnologie digitali, appassionati della materia e collezionisti di tutto il mondo possono operare compravendite di libri e documenti antichi, nella maggior parte dei casi eludendo i controlli previsti dalla legge di tutela.
In questo caso, l’attenzione dei Carabinieri dello specializzato Reparto dell’Arma, (che dal 1969 opera a tutela del patrimonio culturale del Paese), si è immediatamente focalizzata sull’annuncio di vendita del manuale sugli esorcismi e sulle immagini di alcune pagine a esso associate, dalle quali è stato possibile rilevare una nota di possesso nonché l’ex libris riconducibile, inequivocabilmente, alla biblioteca del Sacro Convento assisano. I funzionari della Soprintendenza Bibliografica Archivistica dell’Umbria hanno confermato la provenienza del libro al fondo storico bibliotecario dell’Istituto religioso attraverso l’attenta analisi delle segnature, degli ex libris e delle note di possesso (particolari questi che possono essere equiparati alle “impronte digitali”) e dopo il formale riconoscimento effettuato dallo stesso responsabile bibliotecario, l’Autorità Giudiziaria veronese, sulla base delle risultanze investigative che hanno portato alla denuncia per ricettazione del titolare della libreria antiquaria dove il libro si trovava in vendita, disponeva il sequestro del bene culturale e la sua contestuale riconsegna all’Ente di provenienza.