“Per conoscere il mio pensiero sui cosiddetti “Stati Generali” al sindaco sarebbe bastato leggere quello che ho scritto ed ascoltare quello che ho detto. Ribadisco che l’incontro di sabato 12 marzo non ha rappresentato quella svolta storica, quello scatto di reni che la giunta aveva con enfasi annunciato nella conferenza stampa di inizio anno, e che una parte significativa dello stesso Pd aveva addirittura posto come condizione per la prosecuzione della consiliatura”. Non si è fatta attendere la controreplica del leader del centrodestra folignate, Daniele Mantucci, alla presa di posizione del sindaco Mismetti. L'affondo prosegue: “Estemporaneo e assolutamente parziale è stato il concreto coinvolgimento delle categorie e delle associazioni cittadine. Ho sempre affermato che a tale confronto, pur avvertendone i limiti, non mi sarei comunque sottratto. Coerentemente, ho partecipato all’incontro di sabato scorso, cercando, come sempre faccio, anche nei miei interventi più critici, di essere costruttivo e soprattutto attento ai generali interessi della città. Ribadisco, tuttavia, la necessità di evitare che questi dibattiti si traducano soltanto in chiacchiere astratte incalza Mantucci – come invece è accaduto per il Piano Strategico redatto nel 2008, quando decine di formazioni cittadine sono state chiamate dall’amministrazione comunale a condividere oltre cento pagine di obbiettivi generici e approssimativi, che a distanza di quattro anni risultano tutti clamorosamente falliti”.