Il rientro di Feliziani viene interpretato come uno dei tasselli in riposizionamento del puzzle del PD cittadino
C’è movimento nel Partito Democratico di Foligno, a dire la verità cova del fuoco sotto la cenere perché già da settimane sono iniziate, nemmeno troppo sottotraccia, le grandi manovre alla scalata della segreteria.
I piddini folignati hanno perso le elezioni comunali dello scorso giugno, rinunciando anche al candidato sindaco per cedere la guida della coalizione al civico ex diacono, ex direttore della Caritas Mauro Masciotti.
Alle regionali è andata decisamente meglio, tanto da portare il PD al 28,9% ma non abbastanza per far eleggere in Consiglio Regionale Joseph Flagiello, ex consigliere comunale, ex assessore comunale poi nominato nello staff di Segreteria Particolare dell’ex presidente della Giunta Regionale Catiuscia Marini a Palazzo Donini.
Flagiello non è riuscito a tornare a Perugia, restando fuori da Palazzo Cesaroni e a nulla – almeno sino ad ora – sono valsi gli appelli alla neo presidente Stefania Proietti per fargli avere un posto al sole, ad ogni modo ‘mai dire mai’, ci sono ancora numerose poltrone da assegnare nelle varie partecipate regionali a partire da quella di Sviluppumbria.
Il benservito del consigliere comunale Tommaso Feliziani a Mauro Masciotti, eletto proprio nella lista civica masciottiana ‘Foligno Domani’ per passare nel gruppo consiliare del Partito Democratico viene interpretato come uno dei tasselli in riposizionamento del puzzle piddino.
In questo caso si tratterebbe di un ritorno a casa del giovane consigliere che proprio nel PD aveva iniziato a muovere i primi passi del suo percorso politico come ex segretario dei Giovani Democratici.
Dietro le quinte, i bene informati parlano di una vera e propria corsa al tesseramento in fase pre congressuale, e molti neo militanti starebbero arrivando proprio dalle liste civiche che alle comunali erano alleate del PD in particolar modo Foligno 2030 rimasta fuori dalla massima assise cittadina e da Patto per Foligno.
Entrambe le liste, è bene ricordarlo avevano ufficialmente dichiarato fedele sostegno alla candidatura regionale di Flagiello, lasciando così cadere la maschera della scelta civica, e così da ‘costole del PD’ potrebbero diventarne la nuova struttura portante.
La vecchia guardia piddina non resterà a guardare e già qualche segnale l’aveva mandato, basta andare a vedere le preferenze ottenute a Foligno e dintorni dall’attuale assessore regionale De Rebotti.
A guardare, ormai da lontano, alcuni ormai ex pezzi da novanta del Pd folignate, in particolar modo di area centrista, che già dalle scorse comunali non solo avevano chiuso i ponti con il centrosinistra ma deviato le acque verso l’altra sponda.