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Manovra “Salva Umbria”: “garantita crescita alle aziende e risparmi nel pubblico con le riorganizzazione interne e in sanità”

“Una manovra finanziaria che attiva 660 milioni dei fondi Fas per la crescita e l’occupazione e allo stesso tempo, senza aumentare le tasse, riesce a portare avanti un programma di economie, tagli e riorganizzazione può soltanto essere sostenuta. Rendiamo merito alla presidente Marini per avere trovato le giuste soluzioni per l’Umbria in questi momenti drammatici per il Paese e l’Europa”. Lo afferma il capogruppo regionale del Psi, Massimo Buconi, facendo riferimento al “Pacchetto Salva Umbria” approvato ieri dalla Giunta regionale. “Come gruppo regionale del Psi – continua Buconi – avevamo chiesto l’istituzione di una centrale unica di acquisto e distribuzione dei farmaci, che oggi con il provvedimento Marini è diventata realtà come la centrale unica del 118 regionale, il contenimento della spesa in sanità e il superamento dell’Agenzia Umbra Sanità. Sul fronte del rilancio dello sviluppo va promosso il potenziamento di Gepafim e Confidi, con aumento di capitale, per consentire alle aziende del territorio maggiore accesso al credito”. Buconi esprime soddisfazione anche per il finanziamento della Giunta regionale (970mila euro) per collegare l’Ospedale unico di Pantalla alla E/45 e per l’altro (700mila euro) destinato al consolidamento di Ponte Molino. Il consigliere regionale risponde poi alle accuse lanciate dal sindaco di Todi per “lo scarso impegno della Regione verso la città: resto sorpreso e anche indignato dalle dichiarazioni rilasciate ad un blog locale dal sindaco di Todi che, di fatto, parla di scarsa collaborazione tra l’amministrazione comunale e gli eletti tuderti in Regione e Giunta regionale (secondo il sindaco quest’ultimi sarebbero anche stati incapaci di portare risultati alla città). Personalmente – osserva Buconi – non sono stato mai chiamato dall’attuale amministrazione comunale a collaborare su iniziative e progetti comuni. Un muro che certamente non è stato eretto dal sottoscritto che sui problemi di tutti i giorni e sulle opere da portare avanti non si è fatto mai frenare dalle divisioni ideologiche e partitiche. Un esempio di questa situazione politica è la mia mozione sul consolidamento e manutenzioni del Colle di Todi che ha prodotto al momento un primo finanziamento regionale. La mozione voleva essere l’occasione per riprendere una iniziativa per affrontare di nuovo con le istituzioni regionali e nazionali la questione del completamento del consolidamento del Colle. Iniziativa che avrebbe dovuto prendere il sindaco di Todi, ma che per lo meno avrebbe dovuto comunque valorizzare. Nulla di ciò è avvenuto. Questo comportamento che rende evidente una idea di autosufficienza da parte dell’amministrazione comunale è quanto di più dannoso possa verificarsi negli interessi della città”. Buconi boccia a sua volta il metodo di lavoro del sindaco Ruggiano sul reperire sostegno e fondi per la città: “Fare per la città non significa cavarsela con ricorrenti battute fatte dal sindaco e dalla sua Giunta al sottoscritto e al presidente dell'Esecutivo regionale Catiuscia Marini, del tenore ‘Quanti soldi oggi ci portate giù?’. Se dopo quasi 5 anni di mandato questa amministrazione comunale non ha capito che occorre costruire tavoli intorno ai quale chiamare tutti i soggetti utili (certo anche il consigliere regionale del territorio e la presidente) per individuare priorità, progetti, programmi e strategie, i soldi per finanziare le opere non si troveranno mai. Se dopo 5 anni di mandato qualcuno non ha ancora capito come interpretare il ruolo di amministratore di una città e pensa che la soluzione dei problemi e le relative risorse possano essere il frutto di benevolenze allora credo sia tutto da rifare. Questo che sarà probabilmente il tema principale della prossima campagna elettorale di Todi”.