“Valuteremo il prossimo anno, ma soprattutto allo scadere del triennio, se gli effetti della manovra saranno tali da poter tornare indietro oppure se la situazione umbra è cambiata in meglio”. Nella conferenza stampa di fine anno insieme alla sua Giunta la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, rivendica la necessità della manovra effettuata (184 milioni di euro nel triennio). Aprendo alla possibilità che alla fine del triennio si possa tornare ad abbassare le aliquote per le imprese e per i cittadini (il 27% di chi ha reddito in Umbria) hanno visto aumentare l’Irpef.
Una valutazione, chiarisce, che sarà fatta valutando l’impatto della manovra stessa secondo gli indicatori economici e sociali del “termometro” attivato dalla Regione per il monitoraggio.
E comunque, aggiunge Proietti, intanto si pone un freno al disavanzo strutturale e si immettono risorse anche per fare assunzioni in sanità.
La presidente “con orgoglio” rivendica alla sua Giunta di aver preso in mano una situazione “davvero complessa”, dopo aver ereditato una Regione “sull’orlo di una crisi vera e propria”.
Con ripercussioni, poi, sui servizi, in particolare sulla sanità. Materia sulla quale la governatrice si è a lungo soffermata, avendo anche tenuto per sé la delega politica. “Sulle liste d’attesa abbiamo azzerato tutte le urgenze e i tempi brevi” ha detto. Un’affermazione che, al pari di quella sulla necessità della manovra, creerà certamente nuovo dibattito politico.
(a seguire servizio completo)